Tempo di lettura stimato:
9h 52m
Genere: Letteratura,
Editore: Sellerio
Anno: 2000
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 296 Pagine
Isbn 10: 8838915792
Isbn 13: 9788838915796
Trama
«Dovlatov semplicemente ride. Senza secondi fini, senza sottofondo». «In Dovlatov il lettore occidentale riconoscerà anche se stesso. In questa universalità dell'umorismo dovlatoviano risiede, forse, la qualità fondamentale della sua prosa». Vanno assunti pressoché testualmente, come guida alla lettura, questi giudizi di critici su uno scrittore russo contro ogni corrente, morto prematuramente nel '90, da sempre dissidente ed emigrato in America con l'ultima ondata, molto amato dalla critica, meno dai suoi colleghi dell'emigrazione. E ad essi va utilmente aggiunta l'esclamazione di Kurt Vonnegut alla presentazione newyorkese di un libro di Dovlatov: «siamo felici che lei sia tra di noi». Poiché infatti a spiegare l'amore che suscita questo che è ormai da considerarsi un caso letterario internazionale bisogna ricorrere al ritemprante senso di felicità che esala dalle sue commedie quotidiane, lo splendente umorismo che filtra dai suoi infiniti aneddoti (paragonato senza mediazioni all'umorismo di Cechov). Tanto che, se il lettore astraesse dal luogo e dal tempo del loro svolgimento (la repubblica estone dell'URSS, nell'era di Breznev), questi compromessi potrebbero benissimo raccontare come nasce universalmente una non-notizia, come è fatto veramente il mondo della non-comunicazione.
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