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Colazione da Tiffany (8)

Truman Capote

Genere: Sentimentale, Classici moderni, Amore

Editore: La Repubblica

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rigida

Pagine: 95 Pagine

Trama

Quando "Colazione da Tiffany" venne pubblicato per la prima volta, nel 1958, il «Time» definì la sua eroina Holly Golightly «la gattina più eccitante che la macchina per scrivere di Truman Capote abbia mai creato. È un incrocio tra una Lolita un po' cresciuta e una giovanissima Zia Mame... sola, ingenua e un po' impaurita». Di tutti i suoi personaggi, disse Capote più tardi, lei era la preferita, ed è facile capire perché. Holly è una ragazza del Sud trapiantata a New York, attrice cinematografica mancata, generosa con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. Audrey Hepburn, con una leggendaria interpretazione cinematografica, le ha dato un volto e una voce indimenticabili, contribuendo a farne un'icona di stile senza tempo che con la sua leggerezza, la sua intelligenza e la sua ingenuità disarmante non ha mai smesso di far innamorare i lettori.

Altre edizioni

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N. edizioni: 1

N. edizioni: 2

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Le recensioni degli AccioBookers

raffaellat

"Ci siamo incontrati un giorno per caso vicino al fiume, non apparteniamo l'uno all'altra; e lui è indipendente, come me. Non voglio possedere niente finché non avrò trovato un posto dove io e le cose faremo un tutto unico. Non so ancora precisamente dove sarà. Ma so com'è"

Beth

-ATTENZIONE CITAZIONE CON SPOILER- 

Ma un giorno, in un freddo e soleggiato pomeriggio invernale, lo vidi. Fra due piante in vaso, incorniciato da tendine di pizzo pulite, era seduto alla finestra di una stanza dall'aria ben riscaldata. Mi domandai qual era il suo nome, perché ero sicuro che ormai ne aveva uno, ero sicuro che era arrivato in un posto che era il suo posto. E, capanna africana o quel che sia, spero lo stesso anche di Holly.

ORDNASSELA

Romanzo brevissimo che regala alla storia della letteratura la straordinaria figura di Holly Golightly (infinitamente più complessa e tragica rispetto alla versione cinematografica interpretata da Audrey Hepburn). Tre quarti di romanzo su livelli altissimi, mentre la parte finale è sembrata scorrere via un po' troppo frettolosamente. Per chi avesse visto il film prima di leggere il libro (come me): ecco, non hanno niente a che fare. Completamente omessi, nel film, temi scomodi come la bisessualità di Holly e la sua gravidanza, e importantissima variazione sul finale.