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Città di paure, città di speranze (1)

Zygmunt Bauman

Genere: Città, Sociologia contemporanea, Multiculturalismo

Editore: Castelvecchi

Anno: 2018

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 60 Pagine

Isbn 13: 9788832824292

Trama

Nelle città moderne - sempre più centro di contaminazione tra razze e culture - si decideranno le sorti dell'umanità: è qui che il bisogno di sicurezza si confronta con le limitazioni della libertà, è qui che la mixofilia lotta contro la mixofobia, il terrore con le speranze, la paura dell'altro con l'accettazione e la comprensione. Trasformare la convivenza tra culture diverse da minaccia in risorsa, suggerisce Bauman, è compito della politica, delle istituzioni, di chi pianifica le città e di chi le costruisce. Ma, soprattutto, è compito di chi le abita.

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Le recensioni degli AccioBookers

_elescarn

Recensito il 08/06/2023

“Le città del mondo, senza alcuna esclusione, sono investite dalla nuova interdipendenza globale di tutte le parti, per quanto remote, isolate e periferiche, dell'umanità. Gli effetti dell'interdipendenza possono apparire più o meno vistosamente, possono giungere con la velocità del fulmine o ritardare, ma nessun luogo è davvero immune dalla loro invasione. Oggi va di moda parlare di modernità multiple, ma, per un aspetto fondamentale, tutti i tipi di modernità sono sorprendentemente simili: la loro vulnerabilità all'interdipendenza globale.” (pag 33)

“I vantaggi aggiuntivi della McDonaldizzazione sono costituiti dalla soddisfazione dell'esigenza di una distensione del personale in movimento costante dell'impresa globale, e anche di quei turisti avventurosi che, nonostante il gusto per il cambiamento di luogo, non gradiscono che questo sia troppo brusco e desiderano un'oasi familiare in un ambiente estraneo e perciò allarmante.” (pag 38)

“La fobia della mescolanza si manifesta nella spinta a creare isole di similarità e affinità nel mare della varietà e della differenza. Le radici di questa fobia sono, si può dire, banali, per nulla difficili da individuare e facili da comprendere, anche se non necessariamente da perdonare.” (pag 46)

“La varietà è una promessa di opportunità, varie e numerose, per tutte le capacità e tutti i gusti, così che, quanto maggiori sono le dimensioni della città, tanto più probabile è che essa riesca ad attrarre il numero crescente di persone che rifiutano di rimanere in luoghi più piccoli, e perciò meno tolleranti delle diversità e più avari di occasioni, o che in essi non riescono a trovare sistemazione e opportunità di vita. Sembra che l'amore della mescolanza, così come la fobia, sia una tendenza che si muove, propaga e rafforza spontaneamente. Nessuna delle due ha alcuna probabilità di esaurirsi né di perdere minimamente vigore.” (pag 49)