«Sappi, o Sancio, che un uomo non è da più di altro uomo, quando non fa più di un altro»
Miguel de Cervantes Saavedra (Alcalá de Henares, 29 settembre 1547 – Madrid, 23 aprile 1616[1]) è stato uno scrittore, romanziere, poeta, drammaturgo e militare spagnolo.
È universalmente noto per essere l'autore del romanzo Don Chisciotte della Mancia, uno dei capolavori della letteratura mondiale di ogni tempo.
In quest'opera, pubblicata in due volumi nel 1605 e nel 1615, l'autore prende di mira con l'arma della satira e dell'ironia i romanzi cavallereschi e la società del suo tempo. Nel romanzo, Cervantes contrappone all'allampanato cavaliere, maniaco di avventure e di gloria, la figura del suo pingue e umanissimo scudiero, incapace d'innalzarsi al di sopra della piatta realtà.
La sua influenza sulla letteratura spagnola è stata tale che lo spagnolo è stato definito come la lingua di Cervantes e a lui è stato dedicato l'Istituto di lingua e cultura spagnola.