Margherita D’Amico è nata a Roma nel 1967 dove vive. Dal 1989 a oggi ha collaborato con il Corriere della Sera e con vari periodici. È autrice di quattro romanzi e di libri per ragazzi. Ha poi pubblicato Storie di cinema (e d’altro), una lunga intervista biografica a sua nonna, la sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico. Collabora con alcune associazioni animaliste e si occupa di tematiche ambientali. Come traduttrice, ha curato una scelta di commedie di teatro inglese e americano del Novecento (di Joe R. Ackerley, Rogert Gellert, Martin Sherman e Eric Bentley) con il titolo di Gay Plays, in seguito tutte rappresentate. Fra le altre traduzioni dall’inglese, La porta aperta di Peter Brook per Anabasi, Tre uomini in barca per Giunti, alcuni racconti di Oscar Wilde raccolti nell’ultimo “Meridiano” dedicato appunto a Wilde, nonché numerosi testi teatrali. Ha lavorato anche per la radio, scrivendo sceneggiati e realizzando interviste e per la televisione. Per il cinema ha collaborato ad alcune sceneggiature (Panni sporchi di Mario Monicelli) e ha realizzato con il marito Luca Zingaretti un documentario su Gulu, zona dell’Uganda del Nord colpita dalla guerra civile e da Ebola.