Biografia
Nato nel 1981 a Saronno e cresciuto a Caronno Pertusella, si è laureato in filosofia all’Università Statale di Milano, per poi diventare scrittore.
Con Terre di mezzo Editore ha pubblicato “Babele 56” (2008): un viaggio in otto fermate, quelle dell’autobus numero 56, che percorre avanti e indietro via Padova, una delle vie più multietniche di Milano. Un reportage narrativo sugli immigrati a Milano, con cui Giorgio Fontana è stato finalista al Premio Tondelli 2009.
Nel 2008 con Marsilio ha pubblicato “Novalis”, e nel 2011 “La velocità del buio”, edito da Zona, saggio sul berlusconesimo e l’indentità italiana.
Nel 2011 con Sellerio è uscito “Per legge superiore”, un romanzo sulla giustizia e sulle scelte che racconta la storia della crisi etica di un anziano magistrato. Tradotto in Germania, Francia, Olanda e Spagna, ha ricevuto molti premi tra cui lo Straniero 2012, Premio Racalmare – Leonardo Sciascia 2012 e il Premio Chianti 2013.
Nel 2014 ha vinto il Premio Campiello con “Morte di un uomo felice” (Sellerio), il racconto di un magistrato a Milano alle prese con il terrorismo rosso, e la storia del padre partigiano.
Con “Un solo Paradiso” (Sellerio, 2016), Giorgio Fontana è stato il vincitore del Premio Scrivere per amore 2017.
Nel 2019 con Feltrinelli ha pubblicato “Lamiere”: un reportage a fumetti scritto con Danilo Deninotti e disegnato da Lucio Ruvidotti, su una bidonville di Nairobi e l’attività dell’Ong Rainbow for Africa.
Scrive su alcune testate, tra cui il Corriere della Sera e Internazionale, e sceneggia storie per Topolino.
Inoltre insegna scrittura alla NABA, alla Scuola Holden e alla Scuola Belleville.
Vive a Milano, dove con tre amici ha aperto una vineria.