Aleksandr Isaevič Solženicyn, in russo: Алекса́ндр Иса́евич Солжени́цын?, traslitterato meno correttamente come Aleksandr Isaevič Solženitsyn o Alexander Isayevich Solzhenitsyn, pronuncia [ɐlʲɪˈksandr ɪˈsaɪvʲɪtɕ səlʐɨˈnʲitsɨn] (Kislovodsk, 11 dicembre 1918 – Mosca, 3 agosto 2008), è stato uno scrittore, filosofo, storico e drammaturgo russo.
Conservatore e anticomunista, attraverso i suoi scritti ha fatto conoscere al mondo i Gulag, i campi di lavoro forzato per i dissidenti del sistema sovietico dove fu rinchiuso per molti anni. Fu insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1970 e quattro anni dopo fu esiliato dall'Unione Sovietica. Ritornò in Russia nel 1994, dopo la caduta del sistema sovietico. Nello stesso anno fu eletto membro dell'Accademia serba delle arti e delle scienze nel Dipartimento lingua e letteratura.