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21h 54m
Genere: Critica letteraria, Letteratura
Editore:
Anno: 2011
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 657 Pagine
Isbn 10: 8842817244
Isbn 13: 9788842817246
Trama
Virginia Woolf non fu solo la grande romanziera che tutti conosciamo, ma anche una raffinata saggista, una critica acutissima, un’instancabile pubblicista. Lettrice onnivora e anarchica, cercò nei libri «una forma per il caos», vi trovò universi abitati da creature umane, con cui intrecciare ininterrotte conversazioni. Fin dalle prime recensio ni lavorò sen za pregiudizi: che si trattasse di epi stolari, memorie o biografie, saggi critici o romanzi, autori celebri o emeriti sconosciuti, lo stu dio preparatorio era accurato, il giudizio schietto. La curiosità la guidava senza alcun preconcetto, alimentava i suoi piaceri più intensi, leggere e scrivere, due atti annodati fra loro, due oscure potenze che, fino alla fine, si definirono e si alimentarono re cipro - camente. Le qualità della sua penna erano forza, grazia e trasparenza. La sua lingua, ironica e originale, ha attraversato il tempo e lo spazio con una immediatezza folgorante. Femminista, nel senso proprio del la consapevolezza di essere una donna, dalla sua scrittura non traspare mai una lagna, nessuna recriminazione, con lei vediamo al la voro un occhio lucido e spietato, che non perdona, ma spesso sorride e fa ridere. «Pensare le cose come sono» e «dire la verità» le bussole di sempre. In una parola, integrità: «Seguire il proprio istinto, usare il proprio cervello, trarre le conclusioni da so li». Sulla disciplina rigorosa applicata alla sua officina saggistica plasmò la prima vera sperimentazione narrativa, stilistica e formale, messa a punto fin dalla Stanza di Jacob. Gli anni prodigiosi della maturità, in cui lettura e scrittura si nutrirono con gioia e sicurezza, portarono alla com posizione dei suoi capolavori. Liliana Rampello ha qui scelto, tagliato, cucito, montato in un nuovo percorso articoli e saggi noti e meno noti – molti inediti in Italia –, illuminando di una luce suggestiva la pienezza e la felicità di testi che sono, infine, un inno al piacere, all’intelligenza delle cose e della realtà, l’«autobiografia di una lettrice» che scrisse certo per guadagnare le sue ghinee, ma senza mai perdere di vista la ragione ultima per cui parlare: l’amicizia, ovvero quelle libere relazioni umane su cui fondò la sua vita. Voltando pagina è la storia di un infaticabile lavoro critico che ha accompagnato il laboratoriocreativo e le invenzioni narrative di un’icona letteraria del Novecento, un appassionato, inesauribile omaggio all’«arte della lettura».
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