Tempo di lettura stimato:
7h 20m
Genere: Amore, Letteratura, Classici moderni
Editore: Corriere della sera
Anno: 2003
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rigida
Pagine: 220 Pagine
Trama
Una Milano, con i suoi condomini giganteschi, le piazzette, certi grovigli di vicoli, che è insieme ritratto della metropoli in un preciso momento storico e simbolo della babele d'ogni tempo. Su questo sfondo si muove il protagonista di Un amore: un uomo inconsapevole di aver atteso troppo, che è rimasto nell'intimo un giovane e crede che il sentimento possa compiere miracoli. E così il professionista maturo si innamora perdutamente di una donna giovanissima, ma già carica della cinica spregiudicatezza e della stanchezza morale di un'epoca. Unico romanzo erotico di Buzzati, "Un amore" sorprese al suo primo apparire i lettori abituati alle consuete tematiche dello scrittore. Eppure anche queste pagine apparentemente "diverse" continuano l'indagine nelle inquietudini dell'uomo contemporaneo – e dell'uomo tout-court – esplorando la dimensione del sentimento e descrivendo la parabola di un amore vero, di esemplare limpidezza, destinato a smarrirsi nella menzogna come in un labirinto.
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare
Le recensioni degli AccioBookers
alessiab
Per deformazione professionale, ho soprattutto apprezzato la focalizzazione interna e i flussi di coscienza: il lettore viene catapultato dentro alla testa del protagonista, diventa la testa stessa del protagonista. Non è difficile seguire il flusso, perché è il flusso di un essere umano qualunque che ha completamente perso la testa per qualcuno. Tuttavia, il lettore è sempre in allerta: vuole prendere a schiaffi il protagonista perché si rende conto che ci stiamo solo raccontando balle, che Laide mente e vuole solo soldi. È solo alla fine che il lettore - io - si rende conto che la vera vittima è Laide e che il protagonista è proprio un uomo qualunque, mediocre che approfitta del corpo di Laide e che non è disposto a barattare la sua posizione, la sua borghesia, con il cuore di lei - per quanto forse lo vorrebbe. Laide è certamente una bambina capricciosa, un'arrampicatrice di specchi e di scale; ma non rinuncia all'ordine, non rinuncia al decoro, non rinuncia al nome. È al margine: vorrebbe arrivare al centro, ma il centro la respinge, e allora lei pulisce, riordina e si prende cura dei luoghi marginali che si è presa o a cui l'hanno costretta.