Tempo di lettura stimato:
15h 30m
Editore: Donzelli
Anno: 1999
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rigida
Pagine: 465 Pagine
Isbn 10: 8879895044
Isbn 13: 9788879895040
Trama
Rottamare la storia? Non sarà la discarica la prossima fermata dell'umanità, che uno dopo l'altro ha sepolto centinaia di falsi idoli, e una buona manciata di ingombranti ideologie; e che d'altro canto ha conquistato agi e libertà, seppure non tutti e non per tutti. Le rimane ancora un tentativo: recuperare i pezzi della sua storia non ancora inservibili, al fine di ritrovare un senso dell'orientamento. Non più «l'ira funesta», non più regni, imperi e dominazioni, ma una sintesi dei ricordi intimi dell'umanità intera. Quali sono, dunque, le radici e i percorsi dei piaceri e delle emozioni che ci fanno sentire vivi? E' questo il filo di Arianna grazie al quale l'umanità di oggi può scoprire le proprie affinità con quanti l'hanno preceduta, a cavallo dei secoli e delle latitudini. L'incontro di inaspettate affinità è il punto da cui gli esseri umani possono riprendere la corsa; l'invenzione di nuove compatibilità, tolleranze e convivenze può essere il prossimo traguardo. E non a caso è proprio Arianna a srotolare per loro il suo filo: se l'attenzione del nostro tempo si sposta sempre più dal conflitto dei poteri al potere dell'informazione, se la nuova meta universale è la prevenzione dalla catastrofe, dalla malattia e dalla criminalità, più che la conquista o la sopraffazione, le autobiografie di alcune comuni donne contemporanee - nuovo soggetto della sfera pubblica - esemplificano meglio di ogni altra cosa il rovesciamento dei piani. L'intimità non è più la fuga dall'ostilità del mondo, ma il catalizzatore in grado di provocare reazioni senza precedenti, basate più che mai sul rispetto reciproco. La storia della solitudine, della paura, della curiosità, dell'amore, della compassione, della tolleranza: ecco una nuova fonte di ispirazione. Una storia di storie, che oltre a essere narrate al femminile, si raccontano in francese, perché la tradizione del pensiero in Francia - dice Zeldin - è più che altrove declinata in termini universali, se è vero che «la Dichiarazione dei diritti dell'uomo è stata redatta dai francesi per conto dell'umanità». Una storia ufficiosa, ma tutt'altro che privata, intima ma non intimista, scritta da un grande storico di Oxford, che ha trovato nella terra delle «Annales» il suolo più fertile da cui raccogliere i semi di una nuova lettura del mondo.
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