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Memorie del sottosuolo (6)

Fëdor Dostoevskij

Genere: Classici,

Editore: Einaudi

Anno: 2005

Lingua: Italiano

Rilegatura: Non inserito

Pagine: 136 Pagine

Isbn 10: 8806177095

Isbn 13: 9788806177096

Trama

«Tu sai cos'è un cambio di tonalità musicale», scrive Dostoevskij al fratello Michail il 14 aprile del 1864, «ecco, qui è la stessa cosa. Nel primo capitolo sembra che non ci siano altro che delle chiacchiere, poi, d'un tratto, queste chiacchiere si trasformano in un'improvvisa catastrofe.» La catastrofe cui Dostoevskij si riferisce è quella del protagonista diMemorie del sottosuolo: un uomo senza nome e senza qualità, «né cattivo, né buono, né disonesto, né onesto, né un eroe, né un insetto». Un uomo frustrato e orribilmente infelice, pieno di rancore e risentimento nei confronti di un mondo ai suoi occhi spregevole, che pur consapevole di cosa sia il bene sprofonda sempre più in uno stato di fredda, velenosa cattiveria, tra desideri insoddisfatti e propositi di vendetta. In queste pagine, in cui il soliloquio si alterna a sconnessi ricordi di episodi della sua vita, si abbandona a una tormentata confessione mettendo a nudo impietosamente la propria anima. Senza alcun timore di affondare il coltello nella piaga, ma anzi ricavando dalle umiliazioni, dalla degradazione e dalla sofferenza un morboso piacere, rinuncia a ogni difesa e ci restituisce, come in uno specchio, il riflesso di ciascuno di noi, prigionieri come il protagonista delle nostre contraddizioni e condannati a convivere con gli orrori del nostro privato sottosuolo

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Le recensioni degli AccioBookers

Valeria

È come se questo racconto seguisse due binari paralleli. Il primo è la demolizione di qualsiasi credenza illuminista, della fiducia nella scienza e del calcolo infallibile, e la seconda è la profonda analisi della solitudine e delle sue conseguenze. La comprensione dell'animo umano e della mente del protagonista, che scrive queste Memorie dal sottosuolo ritenendosi un abietto (ma elevandosi ad uomo intelligente allo stesso tempo), sfugge a qualsiasi analisi razionale. Un uomo che si crogiola nella propria invidia, rabbia e odio nei confronti di tutti e che vive in bilico fra due tensioni: l'autocommiserazione e una malsana esplosione di tirannia nei confronti dei più deboli. Estremamente attuale nelle tematiche - come tutti gli scritti di Dostoevskij, d'altronde -, è difficile non riuscire ad essere toccati da un racconto e da un protagonista del genere. Quante volte, anche noi, abbiamo scritto le nostre Memorie dal sottosuolo, nel tentativo di esorcizzare un fallimento?

Sabbri

Recensito il 28/04/2022

Potente e intimo