Tempo di lettura stimato:
12h 16m
Genere: -,
Editore: Fazi
Anno: 2020
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 368 Pagine
Isbn 10: 8893257440
Isbn 13: 9788893257442
Trama
Sin da ragazza, Dalia ha lavorato come dattilografa, attraversando il ventesimo secolo sempre accompagnata dalla sua macchina da scrivere portatile, una Olivetti mp1 rossa. Negli anni Novanta, ormai anziana, la donna viene colpita da un ictus che, pur non rivelandosi letale, offusca parte della sua memoria. I ricordi di Dalia tuttavia non si sono dissolti, essi sopravvivono nella memoria tattile dei suoi polpastrelli, dai quali possono essere liberati solamente nel contatto con i tasti della Olivetti rossa. Attraverso la macchina da scrivere, Dalia ripercorre così la propria esistenza: gli amori, i dispiaceri e i mille espedienti attuati per sopravvivere, soprattutto durante gli anni della guerra, riemergono dal passato restituendole un'immagine di sé viva e sorprendente, la storia di una donna capace di superare decenni difficili procedendo sempre a testa alta con dignità e buonumore. Un unico, importante ricordo, però, le sfugge, ma Dalia è decisa a ritrovarlo seguendo gli indizi che il caso, o forse il destino, ha disseminato lungo il suo percorso. La narrazione alla ricerca del ricordo perduto si arricchisce pagina dopo pagina di sensazioni e immagini legate a curiosi oggetti vintage: la protagonista del libro ritroverà la memoria anche grazie a questo tipo di indizi, che appaiono ogni volta in luoghi inaspettati, in una specie di caccia al tesoro immaginaria, tra realtà e fantasia. Dopo "L'annusatrice di libri", sul senso dell'olfatto e la lettura, un romanzo sul tatto e la scrittura, un viaggio a ritroso nella vita di una donna sulle tracce dell'unico ricordo che valeva la pena di essere conservato.
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare
Le recensioni degli AccioBookers
Ireland🌸
Recensito il 25/07/2022
Dopo aver costruito in maniera originale una storia basata sull’olfatto con “L’annusatrice di libri”, l’autrice ora passa al tatto e alle vicende della dattilografa Dalia. Anche questa è stata una lettura piacevole ma devo ammettere che l’ho trovata meno accattivante della precedente. I punti di forza del libro sono sicuramente lo stile fresco,un’ironia capace di strappare più di un sorriso e l’indimenticabile avvocato Ferro.