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La morte a Venezia (6)

Thomas Mann

Genere: Classici, Cronaca, Drammatico

Editore: Newton Compton

Anno: 1996

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 96 Pagine

Isbn 10: 8879830872

Isbn 13: 9788879830874

Trama

Gustav von Aschenbach, celebre scrittore tedesco, per ritrovare l’ispirazione andata persa, decide di compiere un viaggio di piacere che attraverso l’Istria lo porta a Venezia, dove intende trascorrere alcuni giorni di riposo. Lì incontra un adolescente polacco di una bellezza unica. A poco a poco se ne invaghisce, al punto di essere lieto per un disguido che lo costringe a prolungare la vacanza. La sua passione diventa maniacale: pedina il ragazzo, lo sogna; cerca di ringiovanirsi con il trucco. Nel frattempo è scoppiata un’epidemia di colera: per evitare il panico le autorità italiane lo negano, ma lui viene a saperlo; potrebbe scappare, e, soprattutto, mettere in guardia il giovane e i suoi familiari: invece decide di tacere, per non separarsene anticipatamente. Il giorno in cui la famiglia polacca si prepara a partire, Gustav va per l’ultima volta a spiare il ragazzo in spiaggia; per un attimo crede di scorgere nel suo sguardo un lampo di complicità, andando invece incontro al beffardo destino che lo attende.

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Le recensioni degli AccioBookers

Paola_NdT

Recensito il 13/07/2021

- La copertina non corrisponde a quella della foto.

Stefi

Recensito il 22/11/2023

"Quest'era Venezia; beltà lusingatrice e ambigua - racconto di fate e insieme trappola per i forestieri, città nella cui atmosfera corrotta l'arte ebbe in passato un esuberante rigoglio, e i musici composero suadenti melodie che addormentavano voluttuosamente."

Gustav Aschenbach è uno scrittore che vive a Monaco di Baviera, vedovo e con una figlia ormai adulta e già sposata.

Teme di morire prima di terminare il suo ultimo lavoro che lo sta angustiando notevolmente, perciò decide di cambiare aria e recarsi a Venezia, resa magnificamente dalle descrizioni romantiche di Mann. L'azione è poca in questa novella, ci troviamo immersi quasi totalmente nella testa di Aschenbach che affascinato da un bellissimo ragazzo polacco, Tadzio, si lascia andare ad appassionati pensieri d'amore, delicati e sognanti desideri, divagazioni tra realtà, mitologia greca e ricerca della perfezione estetica nell' Arte e non solo. La scrittura è molto raffinata, forse in qualche frangente un po' esasperante per me, ma gli elementi decadenti non mancano e mi hanno fatto apprezzare molto questo autore. Direi che questo primo approccio con Thomas Mann sia andato molto bene, credo di potermi dedicare presto alla lettura de "La montagna incantata."