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Il conte di Montecristo (5)

Alexandre Dumas (padre)

Genere: Classici, Classici moderni, -

Editore: Crescere

Anno: 2012

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 1024 Pagine

Isbn 10: 888337133X

Isbn 13: 9788883371332

Trama

Edmond Dantés, uomo onesto accusato ingiustamente, è costretto a separarsi, il giorno del suo matrimonio, dalla sua amatissima Mercedes e a trascorrere 14 lunghi anni di prigionia. Nel carcere del castello di If, incontra uno strano detenuto grazie al quale avrà modo di escogitare la sua vendetta.

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Le recensioni degli AccioBookers

Sakeko_

Semplicemente un capolavoro!!!

Ireland🌸

Mi è piaciuto molto però ho trovato alcune parti un po' noiose da leggere

larighi

Il Conte di Montecristo rimane, ad oggi, il miglior libro letto di questo 2018, ma devo dire che me l'aspettavo, perchè quando si tratta di un classico di una tale portata, difficilmente si può sbagliare. E' un libro ricco, voluttuosamente pieno, ha la densità di quei liquori dolci amari che avvolgono la bocca come velluto. E' un libro comunicativo, pieno di argomenti, messaggi, dove ogni personaggio ed ogni episodio, anche quello minore, ha un significato importante: nulla è lasciato al caso. Un'opera in cui la trasfigurazione dell'animo umano è potente e non passa inosservata: continui ad amare Edmond Dantes anche quando è diventato il Conte di Montecristo per il quale senti da subito di fare il tifo, tanto da amarlo anche quando si fa schiavo della sua cupa brama di vendetta. E poi il finale è il valore aggiunto di quest'opera che già di per seè ha un valore ed un'importanza non quantificabili: il coup de theatre è il finale stesso, la catarsi, la liberazione che mira alla speranza (e ovviamente all'amore). Questa edizione della Crescere Edizioni non mi ha fatta impazzire, quindi in futuro proverò a recuperarne un'altra.

Kanej

Recensito il 05/06/2021

Dio solo sa come io sia riuscita a finirlo in meno di una settimana sjxjdhdh

hosemprevissutonelcastello

Recensito il 02/08/2022

Un romanzo immenso e memorabile, di come non se ne scrivono più. Personalmente non ho mai amato le storie di vendetta perché le trovo troppo sanguinose. Ma, Edmond Dantès, you got a point! Che piano geniale il tuo. È un libro che si divora, nonostante qualche lungaggine (soprattutto nella parte centrale) e l'artificiosità di alcuni dialoghi.