Tempo di lettura stimato:
32h 2m
Genere: Classici, Classici moderni, -
Editore: Fabbri Editore
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rigida
Pagine: 961 Pagine
Trama
Edmond Dantés, uomo onesto accusato ingiustamente, è costretto a separarsi, il giorno del suo matrimonio, dalla sua amatissima Mercedes e a trascorrere 14 lunghi anni di prigionia. Nel carcere del castello di If, incontra uno strano detenuto grazie al quale avrà modo di escogitare la sua vendetta.
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Le recensioni degli AccioBookers
larighi
Il Conte di Montecristo rimane, ad oggi, il miglior libro letto di questo 2018, ma devo dire che me l'aspettavo, perchè quando si tratta di un classico di una tale portata, difficilmente si può sbagliare. E' un libro ricco, voluttuosamente pieno, ha la densità di quei liquori dolci amari che avvolgono la bocca come velluto. E' un libro comunicativo, pieno di argomenti, messaggi, dove ogni personaggio ed ogni episodio, anche quello minore, ha un significato importante: nulla è lasciato al caso. Un'opera in cui la trasfigurazione dell'animo umano è potente e non passa inosservata: continui ad amare Edmond Dantes anche quando è diventato il Conte di Montecristo per il quale senti da subito di fare il tifo, tanto da amarlo anche quando si fa schiavo della sua cupa brama di vendetta. E poi il finale è il valore aggiunto di quest'opera che già di per seè ha un valore ed un'importanza non quantificabili: il coup de theatre è il finale stesso, la catarsi, la liberazione che mira alla speranza (e ovviamente all'amore). Questa edizione della Crescere Edizioni non mi ha fatta impazzire, quindi in futuro proverò a recuperarne un'altra.
Kanej
Recensito il 05/06/2021
Dio solo sa come io sia riuscita a finirlo in meno di una settimana sjxjdhdh
hosemprevissutonelcastello
Recensito il 02/08/2022
Un romanzo immenso e memorabile, di come non se ne scrivono più. Personalmente non ho mai amato le storie di vendetta perché le trovo troppo sanguinose. Ma, Edmond Dantès, you got a point! Che piano geniale il tuo. È un libro che si divora, nonostante qualche lungaggine (soprattutto nella parte centrale) e l'artificiosità di alcuni dialoghi.