Tempo di lettura stimato:
10h 48m
Editore: Accademia
Anno: 1978
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 324 Pagine
Trama
Durante una tempesta autunnale un piccolo velivolo dell'aeronautica sovietica finisce fuori rotta e precipita nella taiga. Dei sei passeggeri quattro uomini e due donne solo il pilota Benerian risente gravemente dell'incidente e perde completamente la ragione in seguito allo shock. La situazione è, però, spaventosamente tragica per tutti: la radio è completamente distrutta ed essi sono senza aiuto in mezzo a trecentosessantamila chilometri quadrati di territorio selvaggio, di foresta vergine e di paludi in cui nessuno ha mai messo piede. E hanno poco tempo: tra due o tre settimane infatti comincerà l'inverno. Le sei persone, costrette a dipendere l'una dall'altra, sono condannate a un destino drammatico. Si incamminano disperati verso il sud, ma, senza accorgersi, compiono cerchi sempre più vasti l'inverno li sorprende. Konsalik descrive sapientemente una frenetica lotta per la sopravvivenza in cui la personalità degli individui si libera dai retaggi della civiltà, dando sfogo a un comportamento primordiale in cui umanità e dolcezza riescono solo a sprazzi a emergere.
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