Tempo di lettura stimato:
16h 56m
Genere: Diaristica,
Editore: Bompiani
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 508 Pagine
Trama
Se da un lato il lampo accecante del suo sogno gridava al pericolo,
dall’altro simboleggiava ovviamente anche la liberazione di un’enorme
riserva di energia coatta, un’esplosione potentemente rivelatoria.
Infatti i quadernetti della giovinezza di Anaïs Nin avevano assunto, nel
1965, proporzioni massicce. Accumulati per mezzo secolo, spostati da
Louveciennes al Greenwich Village, a dei contenitori di provviste a San
Francisco, a Los Angeles, quasi persi in Europa nel tumulto della
seconda guerra mondiale, ora riempivano due schedari a cinque cassetti
in una camera di sicurezza di una banca di Brooklyn. Il grosso mucchio
di materiale, con i suoi pesanti segreti, il peso emotivo del suo
contenuto,stanzioso. Talvolta Anaïs Nin rimane sconcertata dal contrasto
tra il mondo esterno reale e le sue percezioni. “Quando incontro queste
stesse persone nella realtà , per caso, non riesco a capire o a
ricostruire l’amore, l’amicizia, lo scambio e i legami tra di noi. Gli
incontri sono privati dell’incandescenza luminosa che avevo presentato
nel diario.” La magia, apparentemente, deriva spesso dai riflessi
dell’incontro, dall’intensità delle sue percezioni, piuttosto che dai
fatti stessi.
«Combatto una guerra costante contro la realtà »,
ammette Anaïs Nin. Il Diario è il suo unico ponte verso «la vita
terrena», il suo unico legame con un mondo che non è di sua fattura.
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