Tempo di lettura stimato:
6h 8m
Genere: Letteratura,
Editore: Guanda
Anno: 2009
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 184 Pagine
Isbn 10: 8860880394
Isbn 13: 9788860880390
Trama
Convinto da sempre che le etichette e i generi letterari fossero sull’orlo di «una strepitosa bancarotta», Julio Cortázar non si limitò a scrivere racconti fuori dall’ordinario, romanzi ibridi e non lineari o libri in cui mescolava saggi, poesie, racconti, citazioni e frammenti biografici secondo personalissimi orditi. Fin dagli esordi, per lo scrittore argentino raccontare e teorizzare sullo strumento espressivo costituivano il dritto e il rovescio di una stessa operazione. Perciò i suoi saggi sono spesso, in fondo, racconti su come nasce un racconto, su come lo si scrive e sul modo in cui se ne esce: «Come da un atto d’amore, esausti ed estranei al mondo circostante, al quale si torna a poco a poco con uno sguardo di sorpresa, di lento riconoscimento, molte volte di sollievo e tante altre di rassegnazione». Ma sono anche saggi in cui il Gran Cronopio prende parte alle vicende del suo tempo, si schiera, risponde a modo suo alle domande sulla responsabilità dello scrittore, sul rapporto tra intellettuali e politica, non piegandosi mai ai commissari politici dell’impegno che, negli anni Sessanta e Settanta, esigevano dagli artisti l’adesione a facili slogan ideologici. Fare politica, per lui, non fu mai in contrasto con il senso dello humour e con le frequenti visite nel regno del fantastico. Forse è anche per questo che continueremo ancora per molto tempo a leggere i romanzi, i saggi e i racconti di quello scrittore esageratamente alto, dalle mani grandi come pale di mulino, gli occhi enormi e stupiti, la faccia da bambino perverso, capace di mettersi sempre completamente in discussione, con un coraggio e un gusto della sfida che il nostro tempo così avaro e cinico ha ormai archiviato nelle soffitte polverose della storia.
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare