Tempo di lettura stimato:
10h 34m
Genere: Raccolte,
Editore: Einaudi
Anno: 2012
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 317 Pagine
Isbn 10: 8806206834
Isbn 13: 9788806206833
Trama
«La letteratura di Cortázar indaga oltre il reale, nel mistero delle cose, come alla ricerca della loro essenza»
(dalla prefazione di Antonio Tabucchi)
Racconti, articoli, interviste, poesie. Gli inediti di questo libro sono un ultimo lascito del grande scrittore argentino. Un libro in cui le varie declinazioni della scrittura cortazariana si compongono in una sorta di affascinante ritratto: ci sono alcuni racconti che stanno senz'altro in un'ideale antologia delle sue cose migliori, ma ci sono anche le sue opinioni teoriche sulla letteratura, le sue incursioni nel mondo delle arti figurative, del cinema e della fotografia, del jazz, e ovviamente il Cortázar politico che rinvia il lettore a discussioni apparentemente lontane, ma che in realtà, al di là delle griglie ideologiche di allora, sono attualissime. Un libro inatteso, una sorpresa per chi ama Cortázar, ottimo viatico per chi disgraziatamente ancora non lo conoscesse.
Un degente si accorge di come il mondo in ospedale proceda rallentato, «come un disco a quarantacinque giri che gira a trentatré». Un bambino entra nella metropolitana di Buenos Aires come se entrasse in un mondo altro, fatto di serpenti e di odori inafferrabili, un mondo magico. Un fotografo cerca nei dettagli sullo sfondo uno slittamento dalla realtà immediatamente percepibile, «labili linee di fuga», altri destini, «altre ragioni di vita e di morte». Il degente, il bambino, il fotografo sono tutte figure autobiografiche che compaiono nelle storie di questo libro, tutti segni di quel sentirsi fuori posto nella «normalità» che ha caratterizzato Cortázar e la sua narrativa, indicazioni precise di un destino poetico che lo portava, come scrive Tabucchi nella sua prefazione, «a inseguire una realtà indipendente e autonoma che differisce dalla realtà visibile». Anche gli articoli giornalistici, un viaggio in India, i ricordi degli amici sono tutti attraversati da particolari coincidenze o strane sensazioni: le epifanie di alterità, ci dice la scrittura di Cortázar, avvengono nella vita di tutti i giorni anche se non tutti se ne accorgono, o non vogliono accorgersene.
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