Carmilla (1)

Recensito il 21/12/2023

Da sempre siamo convinti che il primo vampiro della storia della letteratura sia Dracula di Bram Stoker ma quasi nessuno sa che invece il primo vampiro a comparire in un romanzo è stata una donna: Carmilla. 

L'intera vicenda è narrata dal punto di vista della vittima, giovane figlia di un ex soldato, che vive insieme al padre e alle governanti in uno schloss in Stiria e che accoglie in casa una misteriosa ma bellissima fanciulla che si presenta con il nome di Carmilla. Le due stringono un legame di amicizia che con il tempo diventa sempre più intimo ma la protagonista ben presto comincerà ad accusare strani sintomi e a deperirsi gradualmente sotto gli occhi sbigottiti e impotenti del padre. Grazie al generale Spielsdorf che poco tempo prima ha visto morire sua nipote Bertha con gli stessi sintomi, si verrà a conoscenza delle vere origini di Carmilla. 

Senz'altro in questo romanzo ci sono degli elementi nuovi ed innovativi per l'epoca in cui è stato scritto poiché Carmilla, rispetto agli altri mostri e vampiri della storia, è attratta solo ed unicamente da persone del suo stesso sesso. Infatti durante tutta la lettura si percepisce l'ossessione macabra e l'amore malato che la vampira ha nei confronti della protagonista, personaggio purtroppo totalmente inutile, stupido e che rimane in balìa degli eventi fino alla fine in cui tutti le nascondono la (ovvia) verità che lei continuerà ad ignorare fino a che non avrà le prove concrete di ciò che le sta accadendo. Questo, insieme al finale un po' frettoloso (il tutto si risolve nelle ultime 20 pagine) sono i due punti a sfavore del romanzo che mi hanno fatto storcere il naso mentre tutta la parte iniziale e lo svolgimento sono stati abbastanza intriganti e scorrevoli. Il voto finale infatti è dovuto soprattutto all'edizione super curata con le illustrazioni bellissime, cupe e gotiche che rendono la lettura una vera e propria esperienza immersiva. Se non avessi acquistato questa edizione avrei dato al massimo 3 stelle al romanzo.