Nicolás Gómez Dávila

Nascita: 18-05-1913 | Bogot, Colombia

Generi principali: Diritto-Filosofia , Filosofia

Biografia

Nicolás Gómez Dávila (Bogotà, 18 maggio 1913 – Bogotà, 17 maggio 1994) è stato uno scrittore, filosofo e aforista colombiano.
Scrittore e moralista, portatore di un pensiero reazionario, tradizionale, conservatore e controrivoluzionario sul piano socio-politico, anticapitalista e anticomunista ma non fascista (in un periodo, pur dicendosi apolitico e antipolitico, appoggerà perfino il Partito Liberale Colombiano di ispirazione socialdemocratica contro la dittatura militare di Pinilla), Gómez Dávila era uno dei massimi critici della modernità.
La sua opera, costituita per la maggior parte da aforismi, fu riconosciuta a livello internazionale solo pochi anni prima della morte, in seguito alla pubblicazione in tedesco di alcune sue opere. Cattolico tradizionalista ma sui generis, ammiratore del paganesimo classico (che riteneva essere l'altro "Antico Testamento" della Chiesa, quello non ebraico) oltre che della Bibbia, fu soprannominato - per somiglianza con alcune tematiche della rivoluzione conservatrice tedesca e la tendenza all'aforisma - il "Nietzsche di Bogotà" (o "colombiano") e il "Nietzsche cristiano", appellativi da lui graditi nonostante l'ateismo e l'anticristianesimo del pensatore di Röcken.[1]
Fonte: Wikipedia

Opere di Nicolás Gómez Dávila (3)

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