Pediatra e psicanalista britannico (Plymouth 1896 - Londra 1971). Giunse alla psicoanalisi partendo da una vasta esperienza pediatrica. Tra i suoi contributi fondamentali vi è quello relativo all'esperienza della comparsa nello sviluppo del bambino (dai sei ai dodici mesi) dell'"oggetto transizionale", al quale il soggetto attribuisce un particolare valore, poiché rappresenta per lui qualcosa che sta tra sé e un'altra persona importante, per lo più la madre.