Blaise Pascal (Clermont-Ferrand, 19 giugno 1623[1] – Parigi, 19 agosto 1662) è stato un matematico, fisico, filosofo e teologo francese.
Bambino prodigio, fu istruito dal padre. I primi lavori di Pascal sono relativi alle scienze naturali e alle scienze applicate, contribuendo in modo significativo alla costruzione di calcolatori meccanici e allo studio dei fluidi: ha chiarito i concetti di pressione e di vuoto ampliando il lavoro di Torricelli; scrisse inoltre importanti testi sul metodo scientifico.
A sedici anni scrisse un trattato di geometria proiettiva e dal 1654 lavorò con Pierre de Fermat sulla teoria delle probabilità [2] che influenzò fortemente le moderne teorie economiche e le scienze sociali.[3]; dopo un'esperienza mistica seguita ad un incidente in cui aveva rischiato la vita[4], nel 1654, abbandonò matematica e fisica per dedicarsi alle riflessioni religiose e filosofiche; morì due mesi dopo il suo 39º compleanno, nel 1662, dopo una lunga malattia che lo affliggeva dalla fanciullezza. Il suo quoziente d'intelligenza è stato stimato, da alcuni studiosi moderni, in un punteggio di 185.[5] Fonte:Wikipedia