Tempo di lettura stimato:
13h 48m
Genere: Distopia,
Editore: TEA
Anno: 2020
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 414 Pagine
Isbn 13: 9788850256204
Trama
Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere. Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto. Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l'unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. Limite di 100 parole raggiunto.
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Le recensioni degli AccioBookers
Ireland🌸
Un'altra mezza delusione!!Anche qui l'inizio prometteva benissimo:in un mondo distopico descritto in maniera efficace era naturale,per una donna come me,condividere i sentimenti di rabbia di Jean, la protagonista.Poi,però,il romanzo devia verso una trama di banale conquista del mondo(un po' confusionaria,tra l'altro) che mi ha fatto storcere il naso.Per non parlare della caratterizzazione di quasi tutti i personaggi,che sono o totalmente buoni,o totalmente cattivi,così come dei soliti stereotipi sull'Italia,ormai triti e ritriti.La vicenda si conclude in maniera davvero frettolosa e,ironia della sorte,a rimettere le cose a posto ci pensa un uomo,criticato fin dall'inizio dalla protagonista,ma alla fine rivelatosi il più coraggioso di tutti.
Utente eliminato
Recensito il 10/10/2022
Meravigliosa distopia, scritta veramente bene! Lo si legge tutto d'un fiato.
🌙 The Moon Witch
Recensito il 24/03/2023
Jean è un'ex neuroscienziata di fama mondiale e vive in un'America sottovoce che impone alle donne un target massimo di 100 parole al giorno. Superata quella soglia, il braccialetto che sono costrette a indossare sprigiona scariche elettriche sempre più elevate fino a causare indicibili agonie, coma e morte.
A volere questo silenzio femminile è il Movimento della Purezza, una riesumazione del culto vittoriano della vita domestica che prevede l’esclusione delle donne dalla sfera pubblica e le relega in casa a pulire e badare ai figli.
Non hanno il permesso di esprimere opinioni, di guardare programmi non consentiti, non hanno il permesso di leggere né quello di informarsi.
La trovata geniale e claustrofobica della Dalcher è stata quella di tratteggiare una protagonista lontana dall'ideale di forza, equilibrio e perfezione. Jean è una donna comune, con difetti comuni e talenti importanti ma non inarrivabili.
Altra bella trovata: lo stesso figlio della protagonista aderisce completamente al Movimento per la Purezza, e quindi diventa inquietante ed asfissiante assistere alle dinamiche familiari di stampo fascista tra le mura domestiche.
Peccato che, nella seconda metà, il libro non solo subisce una battuta d'arresto ma addirittura ingrana la retromarcia. E dopo aver aperto moltissimi scenari interessanti, sterza bruscamente verso lo sci-fi e abbassando il mio interesse.
E da distopico disturbante il libro si trasforma tra le nostre dita in un romanzo d'azione tutto inseguimenti, con sfumature fantascientifiche e linguaggio specifico delle neuroscienze.
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📝Note Personali