Tempo di lettura stimato:
15h 22m
Editore: Club degli Editori
Anno: 1979
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rigida
Pagine: 461 Pagine
Trama
La storiografia ufficiale è spesso causa (fino a che punto involontaria?) di una sottile e resistente deformazione della realtà. Anche Mussolini non è sfuggito a questa regola, se non costante, almeno abbastanza generalizzata. Questo bellissimo studio, meticoloso, scritto con un linguaggio sciolto e invogliante, scopre infatti un inedito Duce del fascismo, suffragandolo con una dovizia di testimonianze e documenti quali raramente si sono dati in saggi precedenti, e che dovrebbero mettere la parola fine a tutte le ipotesi sin qui formulate.
Scopriamo così che molti “atteggiamenti” mussoliniani sono stati imposti a sproposito. La sua anglofobia è stata vera solo negli ultimi anni della sua vita. Fin dal 1914 Mussolini fu in realtà una carta inglese nel gioco dell’interventismo italiano. E ancora nei suoi segreti rapporti con la Gran Bretagna si può spiegare l’impresa etiopica, in gran parte concordata a tavolino con la mediazione di Londra.
Il lettore scoprirà, tra le molte cose, perché, subito dopo la fine della guerra, Churchill si precipitò sul Lago di Como per dare una apparente dimostrazione delle sue qualità di paesaggista. Vedrà cadere l’ultimo mito di quel tempo, Amedeo d’Aosta, ragionevolmente sospettato di segreti accordi coi suoi amici inglesi. E verrà finalmente a sapere come e da chi Mussolini fu ucciso, in un finale drammatico che raggiunge lo spasimo della tensione.
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