Tempo di lettura stimato:
8h 16m
Editore: Rizzoli
Anno: 2008
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 248 Pagine
Isbn 13: 9788817018296
Trama
Emilio è un giornalista che non sa scrivere. Suo fratello Giovanni è un comico che non fa ridere. Da quando ha scoperto Wikipedia, Emilio vive sprofondato in una spirale di scatole cinesi, dove ogni link lo allontana da una realtà che cerca faticosamente di ricomporre. Giovanni fa invece parte di una compagnia di comici falliti che insegue il successo proponendo gag superate e tormentoni deprimenti. Gli spettacoli sono accolti regolarmente dai silenzi perplessi del pubblico. I due fratelli non hanno mai avuto molto in comune, almeno fino a quando Emilio, nella speranza di conoscere Livia (una comica molto confusa in cerca di ispirazione), non propone di scrivere nuovi testi per la compagnia. Appena entrato nel gruppo scoprirà però di essersi cacciato in guai enormi. Infatti gli attori, manovrati da un oscuro capocomico che non perde occasione di ricordare loro quanto siano cani, hanno fatto delle loro esibizioni pubbliche una brillante copertura per attività meno limpide, ma decisamente più redditizie. Un romanzo che alterna dolce e amaro con brutale spirito critico, un mondo tragicomico in cui è l'umorismo stesso a parlare e far parlare di sé, e dove la comicità può diventare una spietata arma d'oppressione. Visto che siete cani è una storia di opportunità e mancanze, amori e vendette, dove lo spettacolo che comincia una volta chiuso il sipario è di gran lunga più sorprendente di quello rappresentato in scena.
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