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Un uso qualunque di te (16)

Sara Rattaro

Genere: Drammatico, Sentimentale, Amore

Editore: Giunti

Anno: 2012

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 208 Pagine

Isbn 10: 8809771338

Isbn 13: 9788809771338

Trama

Una famiglia borghese apparentemente serena è quella formata da Viola, Carlo e dalla diciassettenne Luce: grandi occhi spalancati verso il futuro. Distratta madre e moglie, Viola coltiva mille dubbi sul suo presente e troppi rimpianti camuffati da consuetudini. Carlo, invece, è un marito presente e innamorato e la solidità del legame famigliare sembra dipendere soprattutto da lui. È quasi l'alba di una notte di fine primavera quando Viola riceve un messaggio da suo marito che le dice di correre in ospedale. Stava dormendo fuori casa e si deve rivestire in fretta, non c'è tempo per fare congetture, il cellulare ora è scarico e nel messaggio non si dice a quale ospedale debba andare né cosa sia successo. Una corsa disperata contro il tempo, i sensi di colpa e le inquietudini che da anni le vivono dentro. Fino al drammatico faccia a faccia con il chirurgo le cui parole porteranno a galla un segreto seppellito per anni e daranno una sterzata definitiva al corso della sua esistenza.

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Le recensioni degli AccioBookers

Rosita A.

Viola conduce quella che è apparentemente una vita perfetta: ha un marito che la ama, una figlia e un lavoro da sogno. Ma un brutto incidente porta a galla segreti e sentimenti sopiti, svelando un quadro della vita di Viola completamente diverso. Per me è un grosso NO. Mi dispiace ma non mi è piaciuto praticamente niente. Avevo letto recentemente un libro della Rattaro e ne avevo lodato lo stile di scrittura: la sua capacità di rendere reali i sentimenti e dare un'incredibile profondità ai suoi personaggi. Inoltre, il suo stile è molto veloce, immediato e fluido e permette al lettore di scorrere le pagine senza nemmeno sentirle. E nonostante questo sia il suo romanzo di esordio e quindi il suo stile risulti ancora un po' acerbo; questa sua particolarità è rimasta. Questa, unita al fatto che il libro sia molto breve, mi ha permesso di leggerlo in poco tempo. Io ci avrò impiegato si e no tre ore per finirlo. E questo per quanto mi riguarda è l'unico lato positivo. Saranno anche state solo tre ore di lettura, ma sono state tre ore di cui ho odiato quasi ogni istante. E in particolar modo la protagonista, Viola. Dico io, esiste un personaggio più negativo? Viola è orribile. Odia la sua vita, è una moglie e una madre disattenta e cerca il "brivido" in diverse relazioni extraconiugali. E alla fine dei giochi compie un gesto che dovrebbe servire per la sua redenzione... Ma anche no! Che siamo a C'è posta per te? Un solo gesto non può cancellare una vita di menzogne, tradimenti e scelte sbagliate. Non è così che funziona. Viola come personaggio e assolutamente bocciato. E per motivi opposti, anche Carlo lo è. Quell'uomo prova un amore smisurato per Viola... ok, ma povero cristo, quest'uomo viene tradito continuamente e lui LO SA. Lo sa e decide comunque di stare con quella. Il buonismo di Carlo è irrealistico. Ho avuto quasi l'impressione che con i personaggi si sia arrivati a un certo estremismo, ecco. E parlando di irrealismo, per me tutta la storia è stata poco realistica. Oltre che noiosa. E non è uno di quei casi dovi mi sento di dire che il problema sono io; che magari la mia opinione è influenzata dal fatto che non mi piaccia molto il genere, no. Qui non è colpa mia, secondo me la storia ha delle pecche. Grosse. Libro consigliato? NO! Ma vi invito comunque a dare una possibilità alla Rattaro leggendo qualcuna delle sue opere più recenti.