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Genere: Resistenza italiana,
Editore: Bollati Boringhieri
Anno: 2008
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 247 Pagine
Isbn 13: 9788833918501
Trama
Una storia di intellettuali italiani che per una volta smettono i panni dell'autorappresentazione vittimistica facendosi essi stessi, lucidamente e consapevolmente, vittime dei loro carnefici. È una storia ambientata tra Torino, la Val Pellice e la Val Germanasca (le "valli dei valdesi") e che si alimenta in un carteggio tra tre interlocutori: Willy Jervis (ingegnere della Olivetti, partigiano di Giustizia e Libertà), Lucilla Rochat (sua moglie da undici anni e madre dei suoi tre figli) e l'amico Giorgio Agosti (magistrato, commissario regionale di Giustizia e Libertà, che diverrà, dopo il 25 aprile 1945, per tre anni, questore di Torino). Willy Jervis fu arrestato l'11 marzo 1944, incarcerato, torturato, poi fucilato la sera del 5 agosto 1944. Una storia che lascia affiorare una profonda fede religiosa, un eroismo fatto di gesti sommessi e slanci contenuti, un amore e un'amicizia tanto profondi quanto discreti. Lo storico Giovanni De Luna, nell'introduzione, ricostruisce la vicenda collocandola nel contesto della guerra tra tedeschi, repubblichini e partigiani. Lo psichiatra Giovanni Jervis, figlio di Willy e Lucilla, nella postfazione, ricorda quel periodo visto con gli occhi di un ragazzino di undici anni.
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