Tempo di lettura stimato:
6h 42m
Genere: Tragicommedia,
Editore: Nuova Dimensione
Anno: 2014
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 201 Pagine
Isbn 10: 8889100915
Isbn 13: 9788889100912
Trama
Quando al largo delle coste di Lampedusa affonda un barcone, ci si concede qualche giorno di riflessione mediatica sui morti, si titola ECATOMBE e si denuncia VERGOGNA. I migranti che invece sopravvivono e riescono a sbarcare in Italia per cercare una nuova vita in Europa si volatilizzano in fretta dalla nostra attenzione, come se le loro esistenze potessero essere raccontate solo sull'onda di un fatto eclatante, e mai nella quotidianità. Uallai!, espressione araba che significa "Dio mi è testimone che è tutto vero", tratta invece di un argomento assai poco frequentato dalla pubblicistica: i migranti vivi. E racconta, adottando un punto di vista molto ravvicinato, quasi intimo, di storie sospese tra la commedia grottesca (una semplice TAC che si trasforma in una sgangherata odissea) e il dramma paradossale (un profugo analfabeta, aspirante medico viene sfruttato per una campagna elettorale da un rettore "progressista"), mentre la tragedia rimane sullo sfondo, e al sensazionalismo si sostituisce l'umorismo. In Uallai! dei profughi nordafricani e dell'Italia che li "accoglie" finalmente si ride: si ride di loro e di noi. Sulle sorti dei migranti è solito piangere, o tacere o gridare EMERGENZA!, ma la pietà per il "diverso" non fa che consolidare le mura del ghetto. Invece la risata - sarcastica, solidale, liberatoria, a seconda dei casi - che accompagna la loro e la nostra commedia umana diventa un'opportunità di accomunamento e di conoscenza reciproca che scardina sia le prese di posizione ideologiche sia la retorica da "invasione barbarica".
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