Tempo di lettura stimato:
7h 38m
Genere: Young Adults, Letteratura, Drammatico
Editore: Mondadori
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 229 Pagine
Isbn 10: 8804677147
Isbn 13: 9788804677147
Trama
Clay Jensen torna a casa da scuola e davanti alla porta trova un pacchetto indirizzato a lui, ma senza mittente. Dentro ci sono sette cassette numerate con dello smalto blu. Clay comincia ad ascoltare: le ha registrate Hannah Baker, la ragazza di cui Clay è innamorato da sempre. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Hannah ha registrato tredici storie, una per lato, una per ogni persona che in un modo o nell'altro l'ha spinta verso la decisione di togliersi la vita. Ma lui cosa c'entra? Clay è sconvolto, vuole capire fino in fondo, scoprire quale ruolo ha svolto. Per tutta la notte, guidato dalla voce di Hannah, Clay ripercorre gli episodi e i luoghi che hanno segnato la vita della ragazza e che come tante piccole palle di neve si sono accumulati fino a divenire una valanga in-controllabile. Per tutta la notte, con la voce nelle cuffie, Clay si tuffa nei ricordi, nei rimpianti, e si tormenta cercando di capire cosa sarebbe successo se...
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Le recensioni degli AccioBookers
Lita92
Quanti di noi leggendo il trafiletto "adolescente morto suicida" non ha pensato: ma chissà cosa gli passava per la mente?. Bè, questo. Lo considero uno dei libri che avrei voluto leggere da adolescente insieme alle ultime lettere di jacopo ortis. Un romanzo psicologico molto toccante che potrebbe interessare i ragazzi. Lo scrittore è riuscito a tracciare perfettaqmente il profilo psicologico di una ragazza molto fragile attraverso un suo sfogo "postmortem". Invece del normale fantasma da romanzo gotico è la ragazza stessa che riesce a far struggere i passivi personaggi della sua vita.
libridimarmo
***SPOILER ALERT**** Sono stata sommersa negli ultimi mesi – come tutti, d'altronde – dal fenomeno "13"/"13 reasons why". Già in bilico tra amore e odio, come capita per tutto ciò che vedi troppo in giro, ho deciso di cominciare con il libro. Poniamo le basi: la trama è godibile e lo stile scorrevole (si legge in un lampo). Ci sono, però, dei "ma". So quasi per certo che sarà una cosiddetta #unpopularopinion (????), ma tant'è. Il personaggio principale, Clay, non si capisce bene perché sia lì. Non ha commesso una delle "13 reasons why", non è una delle ragioni del suicidio di Hannah. Soffre come un cane per ore (e continuerà a farlo anche a libro finito), struggendosi e cercando di capire quali possano essere state le sue colpe, solo per poi scoprire di non averne. Inutile dire che da quel punto in poi, il libro perde di sostanza, dato che la tensione sfuma del tutto (oltre a donare al personaggio di Clay una specie di aura di santità). Altre cosine, non meno rilevanti; capisco che Hannah possa aver passato esperienze di cattiverie gratuite, ma non so se queste possano risultare credibili anche per un pubblico che ha superato gli anni teen (e nemmeno da molto, come per quanto mi riguarda). Molto spesso, personalmente parlando, mi sono ritrovata a chiedermi i motivi sia delle gesta dei suoi compagni di scuola/professori, sia di quelli della stessa protagonista. Invece di cercare di creare empatia nel lettore, l'autore si limita a farla provare solo al povero Clay. Il lettore si trova tagliato fuori e, forse, non è stata forse la mossa più furba che Asher potesse fare. Invece di cogliere l'occasione di poter espandere all'intero pubblico di ogni età il disagio provato da un'adolescente, Asher si limita a parlare solamente ai coetanei dei suoi personaggi. Sebbene non mi senta di bocciarlo in toto, dato che penso che la sua lettura possa essere utile, se affrontata con l'età adatta (o con le esperienze passate adatte, o almeno credo), sicuramente non entra nella mia top list di libri da consigliare. Né tantomeno capisco come venga osannato a capolavoro assoluto.
IzzyBooks
E' un libro strano. Non posso dire che gli argomenti trattati siano piacevoli, ma la storia si fa apprezzare. Quello che le manca però, per quanto mi riguarda, è uno spessore emotivo, sembra tutto piatto, lontano. La serie TV è molto più d'impatto.