The witch's heart (32)

Recensito il 14/12/2023

Questo libro mi è piaciuto molto. La vicenda riprende la mitologia nordica e narra l'intera leggenda della strega Angrboda, una delle mogli di Loki, fratello di Odino. La vicenda è davvero molto toccante poiché, uno dei temi principali all'interno del volume è l'amore di una madre per i propri figli, un amore sconfinato ed eterno che va oltre ogni confine terreno e non. Lo consiglio dunque a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a conoscere un po' la mitologia nordica, anche se qualsiasi figlio, leggendo questo libro, potrà sentirsi chiamato in causa. Bel cambio di prospettiva dove i ruoli si invertono e gli eroi diventano malvagi e i malvagi eroi. 

Recensito il 01/03/2024

Lettura dell’AccioBookClub di Marzo 2024 

⭐⭐⭐⭐ 

Premetto che il libro mi è piaciuto e anche molto, ho adorato lo stile di scrittura che mi ha ricordato un sacco quello Fiabesco, ci sono poche descrizioni e gli eventi quasi assurdi vengono trattati come se fosse normalità, appunto come succede nelle Fiabe. 

I personaggi sono più umani e meno “divini” rispetto a quello che mi aspettavo, ma penso sia proprio questo uno dei suoi punti forti. 

Li ho trovati quasi tutti, chi più e chi meno (non faccio nomi per non spoilerare) abbastanza piacevoli e ben caratterizzati, se devo trovare una pecca forse i secondari sono stati trattati con un po' di superficialità dalla scrittrice, ma tutto sommato questa cosa non ha influito troppo in negativo sulla storia.

Angrboda all'inizio l'ho trovata molto simile ad altre “eroine” che ho letto in questi anni in altri libri fantasy e questo un po' mi ha delusa, però tutto sommato man mano che andavo avanti nella lettura alla fine questo suo essere molto più umana, con le sue imperfezioni che una semplice strega potentissima mi è piaciuto.

In alcune situazioni mi ha ricordato un sacco Katniss di Hunger Games proprio perché l'ho vista come una donna si molto forte ma anche estremamente debole e appunto come già detto assai imperfetta, propri come Katniss.

Nel complesso mi sento di dare al libro ⭐⭐⭐⭐ stelle e non 5 perché manca quel qualcosa che sicuramente me lo avrebbe fatto amare alla follia e lo avrebbe fatto entrare nella lista dei miei preferiti.

Non capisco cosa sia questa mancanza ma so che tutto l'insieme mi ha convinto ma non a sufficienza per meritare il voto pieno.

Resta comunque una lettura che consiglio a tutti gli amanti della mitologia nordica, che viene trattata abbastanza fedelmente e rispetta molto il mito originale, ovviamente è molto più romanzato e con qualche piccola differenza, ma è giusto così altrimenti non sarebbe stato un romanzo ma una pagina di mitologia e basta .

 Se vi piacciono le letture non troppo impegnative, leggere e amate le vibes da Fiaba ve lo consiglio.

Se siete amanti di saggistica allora state alla larga perché non è assolutamente il vostro libro 🤣

Recensito il 23/03/2024

Inizialmente un libro un po' difficile da continuare, ma poi prende vita, forza, magia e si anima come si deve. 

Recensito il 26/03/2024

Amo la mitologia norrena, per cui ho adorato questo libro! L'autrice é riuscita a intessere una trama lineare, ma non scabra di colpi di scena, con uno stile semplice ed evocativo. Una storia d'amore, ma anche di coraggio e dolore. Consigliato a tutti coloro che si interessano di mitologia nordica e, in particolare, a colori che adorano Loki.

Recensito il 31/03/2024

The Witch’s Heart ha costituito per me uno squarcio suggestivo di quella che è la mitologia norrena, di cui conoscevo pochi rudimenti. Il punto di vista da cui la si racconta è intrigante e anticonvenzionale, perché in primis, ribalta e sfuma il ruolo degli dei e dei loro antagonisti; 

in più, è inusuale (ma piuttosto comune nel retelling odierno dei personaggi mitologici, a quanto pare) il focus attorno a cui gravita la storia, ovvero quello di Angrboda nel  ruolo di strega e di madre, nel suo intento di determinarsi e proteggere la sua famiglia in vista della fine dei tempi.

Il racconto procede in modo abbastanza coerente e dà nel complesso piacevolezza alla lettura nel suo dipanarsi; la sua debolezza più grande, a mio parere, ricade in alcune scelte dell’autrice in fatto di stile e tono che ricorda, a tratti, quello utilizzato nei libri YA, annaquando un poco l’epicità dei fatti narrati.

 Criticità a parte, mi sento di consigliarlo :)

Voto: 3 stelline e mezzo.