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Storia della mia ansia (15)

Daria Bignardi

Genere: Classici moderni, Letteratura

Editore: Mondadori

Anno: 2018

Lingua: Italiano

Rilegatura: Non inserito

Pagine: 186 Pagine

Isbn 10: 880467315X

Isbn 13: 9788804673156

Trama

Un pomeriggio di tre anni fa, mentre stavo sul divano a leggere, un'idea mi ha trapassata come un raggio dall'astronave dei marziani. Vorrei raccontare così l'ispirazione di questo romanzo, ma penso fosse un'idea che avevo da tutta la vita. «Sappiamo già tutto di noi, fin da bambini, anche se facciamo finta di niente» dice Lea, la protagonista della storia. Ho immaginato una donna che capisce di non doversi più vergognare del suo lato buio, l'ansia. Lea odia l'ansia perché sua madre ne era devastata, ma crescendo si rende conto di non poter sfuggire allo stesso destino: è preda di pensieri ossessivi su tutto quello che non va nella sua vita, che, a dire il vero, funzionerebbe abbastanza. Ha tre figli, un lavoro stimolante e Shlomo, il marito israeliano di cui è innamorata. Ma la loro relazione è conflittuale, infelice. «Shlomo sostiene che innamorarci sia stata una disgrazia. Credo di soffrire più di lui per quest'amore disgraziato, ma Shlomo non parla delle sue sofferenze. Shlomo non parla di sentimenti, sesso, salute. La sua freddezza mi fa male in un punto preciso del corpo.» Perché certe persone si innamorano proprio di chi le fa soffrire? E fino a che punto il corpo può sopportare l'infelicità in amore? Nella vita di Lea improvvisamente irrompono una malattia e nuovi incontri, che lei accoglie con curiosità, quasi con allegria: nessuno è più di buon umore di un ansioso, di un depresso o di uno scrittore, quando gli succede qualcosa di grosso.

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Le recensioni degli AccioBookers

Katelikki

Recensito il 17/06/2024

Il titolo è fuorviante! Questa storia non parla di ansia, bensì è il racconto autobiografico della lotta dell'autrice contro il cancro. 

Mi dispiace, se avessi saputo cosa stavo per leggere e lo avessi scelto in un altro momento magari mi sarebbe piaciuto di più poiché la storia è comunque molto profonda e dolorosa. VENDUTO