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Genere: Filosofia medioevale, Politica-Filosofia
Editore: Carocci
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 157 Pagine
Isbn 13: 9788843089390
Trama
Se pensiamo alla caduta di Adamo ed Eva ci vengono subito alla mente i grandi affreschi sul peccato originale e sulla cacciata dall'Eden e non possiamo non considerare quella storia nei termini del mito, o della favola. C'è però molto altro, perché la caduta dei progenitori è stata concepita per molti secoli, e fin dentro la modernità, come il preambolo per comprendere la natura umana, da quel momento preda di passioni antisociali. Che cosa sarebbe successo alla nostra convivenza se Adamo ed Eva non fossero caduti, se fossero rimasti nello stato di innocenza? È questa la sorprendente domanda controfattuale che filosofi, teologi, intellettuali si sono posti non per immaginare un mondo perduto, ma per poter meglio capire il nostro. Dal rigore di Agostino alle narrazioni storiche di Tolomeo da Lucca, dal sempre innovatore Tommaso d'Aquino al francescano Ockham, da Wyclif a Suàrez e a molti altri, in un conflitto continuo e creativo di idee, di teorie, di immagini, di posizioni irriducibili e di aperture sempre nuove, lo stato d'innocenza è il luogo paradossale per pensare l'ambiguità della convivenza, l'ambivalenza della politica, il perimetro della natura umana. Tutt'altro che semplice favola, stato d'innocenza è uno dei nomi della realtà.
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