Tempo di lettura stimato:
3h 10m
Editore: Adelphi
Anno: 1989
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 95 Pagine
Isbn 13: 9788845906978
Trama
Pubblicato nel 1930, quando Colette da qualche anno ripercorreva in racconto la sua vita dalla parte dell’infanzia e della madre – con La casa di Claudine e La nascita del giorno –, Sido segna il culmine di questo «ritorno su se stessa» e insieme l’occasione per disegnare con una sola, magistrale linea il ritratto della persona che forse ha contato più di ogni altra nella vita di Colette: la madre.
Sido era una donna di campagna, ricca di intelligenza e generosità, che stropicciava sempre fra le mani una foglia di verbena, e pensava a Parigi come a un astro lontano, di cui però conosceva non poco. La figlia, Colette era passata molto presto dalla sua campagna borgognona al demi-monde della metropoli. E tutta la sua vita sarà in certo modo una lettera alla madre scritta dalla città. Ma solo nella piena maturità riesce a Colette, con Sido, di dare forma immediata a questo rapporto, attraverso cui passava la linfa della sua arte, ed enunciare due domande che l’accompagnarono sempre: «Dove prendeva tanta autorità, tanta sostanza, lei che dal suo circondario non usciva neanche tre volte l’anno? Da dove veniva quel suo dono di definire, di penetrare, e la forma pontificale delle sue osservazioni?».
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