Tempo di lettura stimato:
10h 40m
Genere: Letteratura,
Editore: Iperborea
Anno: 2014
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 320 Pagine
Isbn 10: 8870915336
Isbn 13: 9788870915334
Trama
Da una parte c’è lui, Pontus Beg, 53 anni commissario di polizia di Michailopol, una cittadina di confine della steppa russa, decadente e in preda della corruzione dei suoi amministratori e cittadini. Beg è un cinico malinconico, un filosofo solitario troppo cosciente del non senso della vita che trova conforto solo nelle massime di Confucio. Dall’altra parte c’è un gruppo di profughi stremati che emerge dalla steppa, gracili ed emaciati ma disperatamente decisi a vivere, sopravvissuti al freddo alla fame e a ogni tipo di atrocità, che causano paura e scompiglio in città. Chi sono veramente e da dove arrivano? Quando viene a contatto con quegli stranieri la vita di Pontus Beg prende un corso inatteso. Indagando su uno strano omicidio avvenuto in città, Beg s’immerge nella storia del loro viaggio infernale e del raggiro che hanno subito: quegli uomini sono dei migranti clandestini ingannati da chi li guidava che si trovano ora disperati e a migliaia di chilometri da casa, senza aver mai varcato alcuna frontiera. Ma la loro storia, come in una fuga d’Egitto, s’intreccia e si confonde con il viaggio personale di Pontus Beg, alla ricerca delle proprie origini: è l’incontro con un vecchio rabbino, ultimo ebreo della città, che gli rivela la verità su sé stesso e sulla discendenza ebraica di sua madre, e sarà lui a insegnarli i testi sacri e a far sì che la sua vita acquisti in vissuto e in prospettiva. Allo stesso tempo anche i profughi, ormai perduti, sono alla ricerca della propria identità, che s’impone come uno dei temi dominanti del libro: come è ormai possibile, per loro, dei senza storia, uomini-animali in fuga, definirsi in relazione all’umanità? Questi sono i nomi è una parabola poetica sul destino di tutte le persone alla deriva nel XXI secolo, una storia che nonostante tutta la sua disperazione, sembra offrire una speranza di redenzione. Con umorismo, saggezza e una scrittura magistrale Tommy Wieringa congiunge l’esplorazione dell’oscuro mondo interiore dell’essere umano con la grande domanda su chi siamo. In corso di traduzione in tutta Europa, <i>Questi sono i nomi</i> ricorda per atmosfera e tematiche <i>Aspettando i barbari</i> di Coetzee, <i>La Strada</i> di Cormac McCarthy, i racconti di Isaak Babel.
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