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Pioggia sul viso (3)

Natsuo Kirino

Genere: Thriller,

Editore: Neri Pozza

Anno: 2015

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 382 Pagine

Isbn 10: 8854509108

Isbn 13: 9788854509108

Trama

Dalle finestre del suo appartamento all’undicesimo piano, Murano Miro osserva la foschia che avvolge i grattacieli e i locali a luci rosse di Tokyo, quando il campanello di casa suona e sulla porta appaiono Naruse – l’amante della sua cara amica scrittrice Yoko – e uno sconosciuto «ripugnante», vestito con «camicia di seta blu elettrico, pantaloni turchesi e Rolex d’oro con diamanti». Con fare sbrigativo, i due la informano che Yoko è sparita dopo aver rubato cento milioni di yen a un pericoloso boss della yakuza, poi la trascinano ai piani alti di un grattacielo di Shinjuku, dove il boss Uesugi le concede una settimana di tempo per recuperare i soldi o dimostrare la propria estraneità ai fatti. Scortata da Naruse e dal giovane yakuza Kimishima, Miro intraprende una disperata corsa contro il tempo. lnterroga familiari, amici, gli assistenti di Yoko. Apprende che l’amica frequentava assiduamente locali di bondage e sadomaso. Di lei, però, nessuna traccia. Yoko sembra svanita nel nulla.

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Le recensioni degli AccioBookers

Venere

Non lasciarsi assolutamente ingannare dal titolo dai vaghi richiami romanticizzanti. Non c'è nulla di romantico in questo libro. Né nella sua accezione letteraria originale né in quella recentemente assunta. Il romanzo è un thriller. La storia, una caccia all'uomo. O meglio alla donna. Lo stile di Natsuo Kirino è semplice, lineare, asciutto. Privo di qualsivoglia ricamo e/o arzigogolato sentimentalismo. Allo stesso tempo la narrazione è ricca di dettagli. Colori, odori, sapori ... La scrittrice si sofferma con dovizia di particolari su tutto ciò che afferisce alla sfera della realtà sensibile. Il ritmo è concitato, gli avvenimenti e le scoperte si susseguono ad un ritmo martellante. Viene affrontata ogni sfaccettatura della società nipponica senza che venga applicato alcun tipo di giudizio morale. Dalla cultura BDSM a quella neonazista, dal mondo dell'editoria a quello della yakuza, tutte queste realtà si intrecciano in una rete fittissima di eventi magistralmente e sottilmente collegati fra loro. Unica pecca: tutto accade in maniera eccessivamente linearmente. i tasselli del puzzle si incastrano troppo facilmente. Ma d'altronde, il genere poliziesco non differisce poi tanto dal fantasy. Non è reale. Nel thriller poliziesco tutto (o quasi) si risolve. L'autore crea una griglia ben definita facendo incastrare e inquadrare gli eventi alla perfezione. Il caso si risolve. La vita no.