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Piccolo dizionario delle malattie letterarie (1)

Marco Rossari

Genere: Critica letteraria,

Editore: Italo Svevo

Anno: 2016

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 62 Pagine

Isbn 10: 8899028125

Isbn 13: 9788899028121

Trama

La letteratura è un male, non c'è dubbio. Il guaio è che, su di un piano terapeutico, è essa stessa l'unico rimedio conosciuto per poter curare tanta afflizione. Per questo motivo il "dizionario medico" qui raccolto, nasconde in sé anche lo strumento utile a chi volesse tentare una qualche terapia: prendendo il tutto con un po' di distanza, cioè con l'occhio clinico dell'ironia e l'attenzione medica del sarcasmo, dovrebbe facilitare l'utilizzo di tutto ciò che ha una qualche forma scritta e che per questo rischia, sempre di più, di degenerare.

Il volume raccoglie una serie di voci di tagliente ironia sui maggiori protagonisti letterari dell’ultimo secolo. Da Salinger a Baricco, passando per Proust, Kafka, Becket, Pinchon e tanti altri… Gli atteggiamenti, i tic, le idiosincrasie degli scrittori e del mondo letterario messe alla berlina con intelligente irriverenza e sarcastico garbo.

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Le recensioni degli AccioBookers

Lo Scaffale di Shirley Blackwood🌙

Recensito il 03/04/2023

Lo salvo esclusivamente per l'illustrazione di copertina, il resto è onanismo intellettuale

Innanzitutto vi arriva tutto intero. Dovede prendere un taglierino o delle forbici e tagliare le pagine da voi. Col risultato osceno che tutte le pagine risulteranno smandrugiate. E poi, al di là del risultato pessimo, non si tratta di un'operazione veloce. Io non sono stata accurata e il libro è breve, però vi assicuro che c'ho perso tempo.
Infine, ma che stracaz** di trovata è? Non riesco a capire il giubilo e il trillo estasiato di chi si è entusiasmato per 'sta stronzata da intellettualoide radicalscicchissimo. Vorrei vederlo, il caro Rossari e tutti quelli che hanno trovato questa idea "geniale" e innovativa, se domani telefonano al fornitore di legna per la consegna annuale per il camino e Bussolotti gli scarica in giardino direttamente gli abeti e poi gli dice "Ciao, Pirlotti, mo' dammi 6mila euri sull'unghia - prezzo pieno, niente sconti - però i legnetti tàgliateli da te, che io c'ho da anda' via ché devo lavare gli occhi al gatto che a lui gli fa fatica..."
Poi me lo racconta, il Rossari, se la cosa lo diverte.

Una volta superato lo scoglio del dover liberare le pagine per poter sfogliare il libro, vi imbattete nella consapevolezza che forse era meglio se non lo aprivate.

Il librino è formato da 62 pagine, di cui le prime sono un'inutile introduzione-prefazione che vorrebbe far ridere ma non ci riesce per nulla.

Le ultime sono un'inutile puntualizzazione del Rossari su come gli sia venuta l'idea, e a noi a Roma verrebbe fuori un bel "esticaxxx nun ce li metti?!"

Nel mezzo ci sono velocissime e inutili definizioni che non sono quello che credevo.

E infatti ecco il punto: io credevo si trattasse di un librino agile e veloce che riportasse dei disturbi letterari che affliggono noi lettori tutti, e invece c'è un eterna citazione colta, giochi di parole, rimandi letterari neanche a scrivere ci fosse Umberto Eco. La saccenza non la tollero. Neppure da chi se la può permettere!

Salvo solo con mezza stella la copertina che mi è piaciuta tanto!

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📝Note Personali

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