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Genere: Letteratura, Classici moderni, Racconti
Editore: La biblioteca di Repubblica - L'Espresso
Anno: 2002
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rigida
Pagine: 255 Pagine
Isbn 10: 8481304689
Isbn 13: 9788481304688
Trama
Come tutti i clown, Hans Schnier si serve di una maschera per svelare la verità, e così facendo le sue pantomime diventano una critica, sarcastica e feroce, al miracolo economico della Germania, che con il nuovo benessere liquida troppo sbrigativamente, insieme al passato, le proprie responsabilità storiche. Anche nell’ipotesi di dover rinunciare a tutto, persino alla professione, Hans conserva il gusto della denuncia, dello smascheramento e le sue “opinioni” saranno accuse sempre più pungenti rivolte alla società opulenta e ipocrita in cui vive, un mondo che ha smarrito ogni autentico valore. Incapace di accettare avvilenti compromessi, finirà a mendicare sui gradini della stazione di Bonn; pur segnato dalla disperazione, il suo rimarrà l’unico vero volto fra le tante maschere. Capolavoro della narrativa tedesca del secondo Novecento, "Opinioni di un clown" destò vivaci reazioni, divenendo un caso politico oltre che letterario: «un libro così innocuo», dirà Böll vent’anni dopo la pubblicazione, che «ha suscitato tanto scalpore».
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Rosanna
In questo romanzo, Boll condensa tutti i temi che rendono la sua narrativa immediatamente riconoscibile. Come in 'E non disse nemmeno una parola' c'è la Germania del dopoguerra, divisa in due tra i fautori della ripresa economica e gli emarginati. E' a quest'ultima categoria che appartiene Hans, il protagonista, un clown che è l'unico disposto a mostrare il suo vero volto, un personaggio che fa della onestà intellettuale la sua prima caratteristica, un miscredente profondamente umano, che mal tollera le ipocrisie dei cattolici. Un romanzo doloroso sulle contraddizioni di una società, quella tedesca, che è insieme vittima e carnefice, la storia della discesa agli inferi di un uomo che non ha voluto rinunciare alla propria integrità, sacrificando tutto il resto.