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Genere: Società contemporanea, Cristianesimo, Fede
Editore: Lindau
Anno: 2009
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 212 Pagine
Isbn 13: 9788871808307
Trama
La campana a morto l’ha suonata l’Unione Europea quando nel 2004 ha escluso ogni riferimento alle radici cristiane dal preambolo della sua Costituzione. L’ateismo è la nuova ideologia del Continente. Il cristianesimo non può più rivendicare un ruolo pubblico né incidere in modo diretto sulle scelte politiche. Questa svolta epocale – epilogo di un percorso iniziato con l’Illuminismo – ha prodotto un ampio dibattito, non solo fra i credenti. In molti si interrogano sul significato di un cambiamento che prima di tutto è culturale e confina la religione cristiana nella sfera privata, riducendola a pura esperienza soggettiva. Chi non si rassegna combatte una battaglia che appare già persa, almeno fino a quando la libertà dell’uomo verrà intesa come emancipazione da ogni legame con verità non contingenti e da una legge naturale in cui si esprime il senso morale originale di ogni essere umano. I dieci «convertiti» ascoltati da Lorenzo Fazzini in questo volume raccontano tuttavia un’altra storia, in controtendenza rispetto al mainstream (o a quello che si ritiene tale). Tra chi è stato sedotto da Cristo con un incontro di vita inaspettato – come lo scrittore Éric-Emmanuel Schmitt, il filosofo Fabrice Hadjadj o il critico Joseph Pearce – e chi invece vi è ritornato al termine di una lunga ricerca – come il cantautore Giovanni Lindo Ferretti, la sociologa Gabriele Kuby, lo scrittore Jean-Claude Guillebaud, la diplomatica norvegese Janne Haaland Matlary o i giornalisti John Waters e Marco Tosatti –, tutti raccontano di un’utopia ancora possibile: essere uomini e donne del nostro tempo e continuare a credere e a vivere e testimoniare la propria fede. Del resto, osserva Marcello Pera, piaccia o no, «il cristianesimo è la forma della cultura europea, opera come un filtro, come un dizionario di traduzione. Ciò che c’era prima e ciò che è venuto dopo, per noi si presenta attraverso concetti e vocaboli cristiani. Per questo il cristianesimo è fattore di identità: senza di esso, noi non saremmo noi stessi».
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