Tempo di lettura stimato:
9h 48m
Genere: Poesia,
Editore: Guanda
Anno: 2004
Lingua: Italiano con testo originale a fronte
Rilegatura: Brossura
Pagine: 294 Pagine
Isbn 10: 8882464970
Isbn 13: 9788882464974
Trama
In questo libro di versi di Ingeborg Bachmann, postumo, pubblicato per la prima volta in Italia e con testo a fronte, rivivono tutte le migliori e più feconde tensioni della poesia della scrittrice austriaca, e si combinano in una sorta di viaggio disperatamente lirico che ci proietta ai confini della sua e della nostra esistenza. I testi, tesi verso la ricerca di una forma definitiva che forse non è concesso loro di ottenere a causa della loro intrinseca forza drammatica, si accumulano e si raggomitolano intorno a temi ripetuti in maniera ossessiva: la morte, il dolore dell'essere creato, il lutto per la poesia perduta, la critica ai mali della modernità. E nel loro eterno farsi e disfarsi, il lettore riconosce le scintille e gli abissi della poesia nel suo divenire, il progressivo costruirsi di un significato oscuro e simbolico che si modella muovendosi con lentezza nel labirinto della scrittura. Non soltanto un libro di versi, quindi, ma un vero e proprio laboratorio di poesia, all'interno del quale il lettore si muove dapprima spaesato poi sempre più consapevole, riconoscendo nel disorientamento della scrittura disperata della Bachmann il suo stesso disorientamento e il suo stesso urlo di dolore.
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