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Non c'è niente che non va, almeno credo (3)

Maddie Dawson

Genere: Sentimentale, Romanzo corale, Amore

Editore: Giunti

Anno: 2016

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 368 Pagine

Isbn 10: 8809830628

Isbn 13: 9788809830622

Trama

È sabato mattina e Rosie e Jonathan sono a letto in un momento di intimità, quando il telefono inizia a squillare senza tregua. Sul display compare un numero sconosciuto. Ancora non sanno che quella telefonata di per sé insignificante manderà all'aria tutta la loro vita. Più che quarantenni, Rosie e Jonathan sono gli unici fra i loro amici a non aver messo su famiglia e a vivere da eterni fidanzati in un quadrilocale che sembra arredato da due studenti. Impossibile immaginare che a pochi giorni da quel sabato Jonathan si inginocchierà davanti a Rosie chiedendole di sposarlo e seguirlo in California! La prima a storcere il naso di fronte all'improvvisa proposta è l'energica nonna Soapie: sognatrice, anticonformista, irriverente, Soapie ha sempre spronato Rosie a osare nella vita, a coltivare le sue passioni e seguire i suoi desideri. Per questo non capisce cosa spinga la nipote sull'altra sponda dell'oceano, dietro a un ragazzotto con la passione per le tazzine di porcellana. Ma il destino è sempre pronto a stuzzicarci e quando Rosie sarà messa di fronte a un'altra scelta cruciale, dovrà per forza decidere quale partita giocare. Perché la grande regola della vita è che non è mai troppo tardi per correggere il tiro e la felicità è sempre più vicina di quanto immaginiamo. Basta ricordarselo.

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Le recensioni degli AccioBookers

iriselle varee

Una lettura piacevole e scorrevole, capace di farti dimenticare per qualche istante la vita che ti circonda. Lo stile permette al lettore di immergersi nella lettura e di empatizzare con la protagonista – anche se, a differenza di quanto scritto nel retro di copertina, personalmente non desidererei mai vivere le stesse (dis)avventure. Non si tratta di un libro impegnativo, bensì di un piacevole passatempo, nonché un ottimo modo per riapprocciarsi alla lettura dopo un lungo periodo in cui – purtroppo – non si ha più letto nulla per cause di forza maggiore, come è successo nel mio caso. L'happy ending, poi, è un piccolo tocco di classe che non ti fa affatto pentire di aver cominciato questo romanzo.