Noi siamo infinito: Ragazzo da parete (31)

Questo libro è stato il mio primo Young-Adult e lo lessi più o meno quando uscì il film intitolato "Noi siamo infinito" qualche anno fa. Diciamo che prima ero ancorata ai libri per bambini, fantasy, favole, racconti vari... The perks è stato per me quasi un'illuminazione che mi ha permesso di entrare nel mondo dei libri "per grandi". Diciamo che a quel tempo non mi aveva fatto impazzire. È sicuramente un libro che si legge molto velocemente, scorrevole e molto semplice anche da comprendere, ma è anche uno di quei romanzi che, quando ci ripensi o quando li rileggi da più grande non ti prendono più come prima e ti rendi conto che effettivamente non è il gran libro che ricordavi che fosse. Rileggendo un po' The perks, ho notato che ci sono alcune cose che, se prima mi erano piaciute, ora mi fanno storcere il naso. Ad esempio, avevo apprezzato lo stile elementare e quasi sgrammaticato di Stephen Chbosky, che ci fa capire la progressiva acquisizione di maturità da parte di Charlie. Charlie è un ragazzo che... be', vi farei spoiler se ve lo dicessi. Comunque non è totalmente normale e sinceramente, oggi, non capisco questo stile di scrittura. Charlie è andato normalmente a scuola come tutti noi, dunque questo stile da bambino di scuola elementare non ha senso. Addirittura ad un certo punto dice proprio "adesso voglio cominciare ad utilizzare i congiuntivi" e così via. Man mano che leggevo, ho cominciato a trovare il libro abbastanza noioso. Succedono per la maggior parte del tempo più o meno le stesse cose. Il romanzo può essere facilmente scandito in questo modo: fumo, alcool, feste, belle frasi prese da film o libri; e ancora fumo, alcool, feste e citazioni da libri o film. Ho apprezzato, invece, le tematiche trattate. C'è un po' di tutto: dagli abusi in famiglia alle discriminazioni contro gli omosessuali, le gravidanze adolescenziali e il problema di un fidanzato che picchia. In generale, però, mi è sembrato che il libro avesse una concezione di crescita che sinceramente non condivido. Mi ha fatto pensare che un adolescente, per crescere, deve affrontare periodi in cui fuma un pacchetto di sigarette al giorno, in cui va alle feste per ubriacarsi e segui il tuo gruppo di amici come una pecora. Non la trovo mia, perché anche io sto crescendo, eppure non ho bisogno di fumare, vado alle feste, bevo ma senza esagerare e così via. In generale non lo trovo più questo granché, era certamente un'innovazione quando è stato pubblicato negli anni '90, ma adesso si può considerare un po' superato.

Recensito il 03/10/2021

Intenso, perfetto per chi vuole annegare nel mondo burrascoso dei ragazzi che si affacciano al mondo.

Recensito il 20/11/2021

Uno dei miei libri preferiti, una storia che tocca e commuove nel profondo