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8h 32m
Genere: Autobiografie,
Editore: 66thand2nd
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 256 Pagine
Isbn 10: 8898970919
Isbn 13: 9788898970919
Trama
Negroland non è Harlem a New York, né Bronzeville a Chicago, è un’enclave senza confini geografici, protetta da benessere e privilegi in un paese segnato dai conflitti razziali. Negroland è “l’élite di colore”, una classe nascosta tra le pieghe di una nazione che ha creato il mito della società senza classi. È un microcosmo regolato da un’etichetta minuziosa, ossessionato dalla perfezione, in cui si bada alle tonalità della pelle, alle forme dei nasi, a lozioni, parrucche e capelli. Figlia dell’alta borghesia nera, Margo Je Verson ha il lignaggio ideale per demolire una dopo l’altra le nostre convinzioni sulla “razza”, trasformandola in un concetto mutevole in cui si intrecciano lingua, genere, censo, ingegno e ambizioni personali. E per riappropriarsi fin dal titolo di una parola diventata tabù – “Negro”, con la N maiuscola –, in cui vibrano ancora, sedimentati sotto strati di significato, i proclami per i diritti civili, le taglie sugli schiavi fuggiaschi, gli scritti di W.E.B. Dubois e James Baldwin. Il risultato è un “lessico famigliare” intessuto di illuminanti digressioni storiche: sui lasciti della segregazione, sul Black Power, ma anche su Lena Horne e Donyale Luna, feticci glamour di un’epoca passata, sugli schiavisti neri, sui film di Audrey Hepburn, sugli “esercizi di suicidio” delle ragazze di Negroland. Perché questo è un memoir sorprendente, sincero, con cui l’autrice si propone, come fanno Claudia Rankine e Ta-Neishi Coates, di ampliare e ridefinire i contorni di una nuova coscienza afroamericana.
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