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Editore: Mimesis
Anno: 2016
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 162 Pagine
Isbn 13: 9788857537726
Trama
Il volume raccoglie una serie di saggi incentrati sui valori patrimoniali di sistema, riconoscibili come risorsa attiva dei territori, da interpretare attraverso il progetto per una riqualificazione sostenibile del paesaggio. In particolare sono presi in considerazione luoghi, architetture e infrastrutture determinati dall’uso produttivo della risorsa acqua che identificano caratteri e potenzialità del paesaggio. Nel percorso dall’immaginario progettuale ai luoghi oggetto di ricerche e ai diversi casi studio, si propone un approccio che vada oltre gli aspetti esclusivamente tecnici, vincoli e norme generiche, per ricomporre diversi elementi e dimensioni culturali, costruendo nuove relazioni e rilevando l’utilità sociale di quanto oggi sia prefigurabile per assetti futuri. Il progetto di architettura e del paesaggio è inteso nelle sue diverse declinazioni come artefice essenziale di conoscenza, capace di creare riconoscibilità del valore specifico e di sistema, oltre a indicare dei criteri di attribuzione di valore, in rapporto ad una loro efficacia operativa, alla loro sostenibilità contemporanea in risposta agli esiti non sempre positivi di una patrimonializzazione diusa. La collana dà forma e riconoscibilità alle attività di ricerca del Dipartimento di Culture del Progetto dell’Università Iuav di Venezia. Le tematiche affrontate sono riconducibili a diversi gruppi di studio pluridisciplinari. Il progetto come ipotesi di trasformazione del mondo, attraverso lo sviluppo e l’approfondimento delle conoscenze verificate da pratiche sperimentali, è il terreno privilegiato di dibattito. I quaderni fanno riferimento a quattro parole-chiave che indicano possibili luoghi di confronto collettivo. Al Veneto, come ambito territoriale privilegiato, rimandano le prove su campo delle attività di sperimentazione progettuale. Al patrimonio, in rapporto alle sensibilità emergenti nel campo delle risorse non rinnovabili e del paesaggio in una visione ampia e problematica della patrimonializzazione. All’immaginario, riferito a quei processi di elaborazione del progetto che nel mobilitare necessariamente sedimentazioni di valori, figure, memorie, concrezioni visive e narrative, costituiscono ‘immaginari’ plurali e sempre culturalmente situati. Ai territori altri, come dialogo, in una dimensione internazionale, di luoghi e situazioni esito di storie, concezioni antropologiche e culturali anche molto dissimili dalle nostre.
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