Neandertal. L'origine dell'uomo (1)

Trama

L'uomo di Neandertal è ormai divenuto una leggenda. La sua figura massiccia, pelosa, quasi umana, con le sopracciglia pesanti e il mento sfuggente, fa ormai parte del nostro immaginario collettivo. A volte ne utilizziamo il nome come epiteto per persone di cui non abbiamo una grande opinione, dato che crediamo che l'uomo di Neandertal fosse molto meno intelligente ed evoluto di noi. Ma cosa sappiamo veramente di lui? È davvero un nostro progenitore? O invece, dal punto di vista genetico, non ha nulla a che fare con la moderna razza umana, della cui evoluzione è stato piuttosto una vittima? La scoperta di quelle antichissime ossa nella valle del fiume Neander, in Germania, verso la metà del XIX secolo, ebbe una vasta risonanza, dapprima nel mondo scientifico e, subito dopo, anche a livello di massa. Archeologi e anatomisti erano convinti d'aver trovato il progenitore diretto dell'uomo moderno. Ma recentemente, test genetici cui sono state sottoposte le ossa trovate in Germania hanno mostrato che l'uomo di Neandertal ha deviato dalla nostra linea evolutiva almeno mezzo milione di anni fa e si è estinto senza discendenza nel corso dell'ultima glaciazione. Dobbiamo dunque rinunciare a questo nostro antenato, a questa specie di "nonno collettivo" al quale, diciamo la verità, siamo affezionati? Una scoperta fatta nel 1999 sembra ridarci qualche speranza: lo scheletro di un bambino di quattro anni vissuto cinquemila anni dopo l'uomo di Neandertal mostrerebbe segni di un "incrocio" tra i moderni umani e i neandertaliani... Questo libro, scritto da un archeologo in un linguaggio semplice e accessibile a tutti, fa il punto, in uno straordinario viaggio a ritroso nel tempo, su ciò che oggi, alla luce delle ricerche e delle scoperte più recenti, sappiamo sul mondo, la tecnologia, il modo di vivere e di pensare dell'uomo di Neandertal.