Natura e logica del capitalismo (0)

Trama

In questo breve ma denso saggio Robert Heilbroner si propone di svelare al lettore il principio guida della dinamica capitalistica, la sua «natura», e al contempo di mostrare le modalità di sviluppo e adattamento del sistema, la sua «logica». Dalla prosa lucida e penetrante di Heilbroner emerge innanzitutto un principio determinante per fissare la natura del capitalismo: la ricchezza non ha alcun valore se non come mezzo per acquisire maggiore ricchezza; essa pertanto «abita i beni materiali in maniera solo passeggera». Questo principio, vera e propria regola antropologica, condanna le società capitalistiche ad un processo di costante decontestualizzazione della ricchezza e perciò all'incessante svuotamento dei prodotti materiali dell'agire umano. Per garantire la sua perenne metamorfosi espansiva, la ricchezza deve sempre dislocarsi, trasformarsi e perciò dislocare, trasformare la realtà fisica e sociale in cui l'uomo vive. Ma questa regola antropologica si dispiega storicamente attraverso un atteggiamento pragmatico nei confronti della politica e delle sue regole: è questa la logica del capitalismo, la sua capacità di sopravvivere agli ostacoli che l'accumulazione crea attraverso meccanismi di volta in volta correttivi, compensativi e protettivi. Proprio perchè condotta al massimo grado di generalità, la sintesi di Heilbroner offre chiavi interpretative illuminanti. Essa mira ad un chiarimento del contesto attuale, dove per «chiarimento» deve intendersi «un senso di collocazione storica, di penetrazione sociale e psicologica e di stabilità morale».