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Genere: Critica letteraria,
Editore: Patron editore
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 234 Pagine
Isbn 10: 8855533126
Isbn 13: 9788855533126
Trama
«Le costruzioni della storia», scriveva Walter Benjamin, «sono paragonabili a ordini militari che accasermano e corazzano la vita vera». Anche la storia della narrativa si serve di quelle costruzioni, poggiandole su un uso totemico di parole in origine provviste solo di valore empirico come “moderno”, “modernista”, “postmoderno” ecc.: così la vitalità entropica dell’esistente viene costretta dentro disegni funzionali e mortificanti. Apertura, divagazione, discontinuità, pluralità: questi i lasciapassare usati nel presente volume per addentrarsi nella storia della narrativa statunitense degli anni 1984-2014. Contro le costruzioni militari della storiografia vengono mobilitati «il moto di piazza dell’aneddoto», che «ci avvicina le cose nello spazio, le fa entrare nella nostra vita», e un dialogo serrato tra portatori di linguaggi eterogenei ma irreversibilmente contaminati gli uni con gli altri: romanzieri (DeLillo, Roth, Pynchon, Updike, Vonnegut, McCarthy, Auster, McInerney, Ellis, Wallace, Franzen, Lethem, Foer, Chabon, Palahniuk, Eggers, Eugenides, Sedaris, Ferris), narratologi (Ricoeur, Brooks), culturologi/mediologi (Lyotard, Turkle, DiNucci, Bolter, Grusin), artisti (Haring, Estes, Viola), graphic novelist (Eisner), fotografi (Prince, Sherman, Gonzalez-Torres), registi (Altman, Schepisi, Cronenberg, Lynch, Van Sant, P.T. Anderson, Malick, Nolan, R. Scott, Haynes, Jonze e gli outsider Leone e Wenders), net artist (Jodi), autori di serie tv (Star, Abrams, Lindelof, Ball), informatici/nerd (Jobs, Berners-Lee, Zuckerberg) e videogame designer.
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