Tempo di lettura stimato:
4h 32m
16 utenti lo scambiano | 2 utenti lo vendono |
Genere: Amore, Commedia, Racconti
Editore: Einaudi
Anno: 2014
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 136 Pagine
Isbn 10: 8806219650
Isbn 13: 9788806219659
Trama
Possono esistere felicità trascurabili? Come chiamare quei piaceri intensi e volatili che punteggiano le nostre giornate, accendendone i minuti come fiammiferi nel buio? Sei in coda al supermercato in attesa del tuo turno, magari sei bloccato nel traffico, oppure aspetti che la tua ragazza esca dal camerino di un negozio d'abbigliamento. Quando all'improvviso la realtà intorno a te sembra convergere in un solo punto, e lo fa brillare. E allora capisci di averne appena incontrato uno. I momenti di trascurabile felicità funzionano così: possono annidarsi ovunque, pronti a pioverti in testa e farti aprire gli occhi su qualcosa che fino a un attimo prima non avevi considerato. Per farti scoprire, ad esempio, quant'è preziosa quella manciata di giorni d'agosto in cui tutti vanno in vacanza e tu rimani da solo in città . Quale interesse morboso ti spinge a chiuderti a chiave nei bagni delle case in cui non sei mai stato e curiosare su tutti i prodotti che usano. A metà strada tra "Mi ricordo" di Perec e le implacabili leggi di Murphy, Francesco Piccolo mette a nudo i piaceri più inconfessabili, i tic, le debolezze con le quali tutti noi dobbiamo fare i conti. Pagina dopo pagina, momento dopo momento, si finisce col venire travolti da un'ondata di divertimento, intelligenza e stupore. L'autore raccoglie, cataloga e fa sue le mille epifanie che sbocciano a ogni angolo di strada. Perché solo riducendo a spicchi la realtà si riesce ad afferrare per la coda il senso profondo della vita.
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare
Le recensioni degli AccioBookers
dianagrnlp
Una lista di momenti felici, una serie di motivi per gioire ogni giorno. Perché la felicità è sempre a portata di mano, basta saperla scovare. "Non si è mai capito perché, ma quando vomiti ci deve essere qualcuno che ti tiene la testa, ti mette il palmo della mano sulla fronte e assiste a una scena schifosa. É diventata una consuetudine così accettata, che quando ti viene da vomitare il primo istinto che hai e fargli uno sguardo implorante, che vuol dire - ti prego, tienimi la testa-. E in ogni caso chiunque ti sta vicino istintivamente quando ti vede vomitare corre verso di te e dice: - aspetta che ti tengo la testa-. Sono profondamente grato a tutti quelli che mi hanno tenuto e terranno la testa quando mi viene da vomitare."
Carla Lentini
Recensito il 27/02/2023
Un elenco di piccole gioie scoperte fra attimi di quotidiana normalità. Fa sorridere, mette di buon umore e si legge tutto d'un fiato. Consigliato per un pomeriggio sul divano in cui si vuole staccare la spina.