Tempo di lettura stimato:
4h 16m
Genere: Storici, Storie Vere
Editore: La Lepre Edizioni
Anno: 2020
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 128 Pagine
Isbn 10: 8899389683
Isbn 13: 9788899389680
Trama
Nel 2014, riordinando le cose di famiglia, Anny Romand scopre un quaderno di Settanta pagine di cui non sapeva nulla. Scritto da sua nonna nel 1915 in Armeno, francese e greco, racconta il viaggio di un gruppo di donne e bambini armeni sulle strade dell’anatolia, verso il deserto e la morte. Nel libro vengono pubblicati alcuni estratti di quel quaderno, in parallelo con le conversazioni che l’autrice aveva con la nonna che l’ha cresciuta. Confrontando il ricordo di quelle conversazioni con le terribili descrizioni del quaderno, Anny Romand rivive l’infinito dolore degli armeni, filtrato attraverso gli occhi di una bambina. Innocenza di fronte all’orrore. «Quando avevo 8 anni mia nonna mi raccontava la sua storia, la storia tragica del massacro degli armeni, avvenuto cinquant’anni prima. Ero la sola ad ascoltarla, affascinata e sconvolta. Mia madre era molto contrariata quando ci trovava in lacrime, una nelle braccia dell’altra: la farai impazzire, questa bambina! …Ma dal racconto di mia nonna emerge va una giovane donna colta, bella, raffinata e libera. Vorrei condividere con voi quel racconto» (Anny Romand). prefazione di
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Le recensioni degli AccioBookers
Gogol_Lau
Recensito il 15/01/2022
Non conoscevo nei dettagli l'orrore che ha subito il popolo armeno. Questo libro raccontato a due voci, quella della bambina e tramite il diario della nonna durante l'esodo armeno verso la morte ci fa conoscere e ricordare una pagina della storia spesso dimenticata. Quando si desidera morire piuttosto che soffrire, quando si rinuncia ad un figlio piuttosto che vederlo morire... questo è l'orrore, sfumato dalla voce di una bambina...