Tempo di lettura stimato:
11h 48m
Genere: Classici,
Editore: Einaudi
Anno: 2014
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 354 Pagine
Isbn 10: 8806219715
Isbn 13: 9788806219710
Trama
Giudicando la propria vita di uomo e l'opera politica, Adriano non ignora che Roma finirà un giorno per tramontare; e tuttavia il suo senso dell'umano, eredità che gli proviene dai Greci, lo sprona a pensare e servire sino alla fine. "Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo" afferma, personaggio che porta su di sé i problemi degli uomini di ogni tempo, alla ricerca di un accordo tra la felicità e il metodo, fra l'intelligenza e la volontà . I "Taccuini di appunti" dell'autrice (annotazioni di studio, lampi di autobiografia, ricordi, vicissitudini della scrittura) perfezionano la conoscenza di un'opera che fu pensata, composta, smarrita, corretta per quasi un trentennio.
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Le recensioni degli AccioBookers
_PAPAIA_
In genere mi incute sempre un pò di timore leggere romanzi storici ma quando mi hanno consigliato questo è stato difficile tirarsi indietro. Probabilmente il periodo storico ci rende molto più affabili a tematiche di Stato e vicende di Popoli ma questo scritto è molto di più. La natura epistolare, il racconto in prima persona dove Adriano, sempre giudice di se stesso per essere solo dopo giudice del suo impero, non fa altro che renderci orgogliosi discendenti del popolo romano. D'altronde cosa c'è di più rassicurante della Storia Augusta e del tono profetico, che per mezzo del genio dell'autrice trova voce in Adriano, del sapere che la nostra storia batterà nei nostri polsi quando tutto dovrà essere ricostruito?